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Telecom ancora in calo dopo accuse corruzione e stallo su rete unica

Pubblicato 08.01.2020, 15:12
Aggiornato 08.01.2020, 15:13
© Reuters.
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Di Mauro Speranza

Investing.com – Telecom Italia (MI:TLIT) non riesce a seguire la scia del recupero del Ftse Mib e resta in fondo al principale indice di Piazza Affari con le vendite a far da padrone.

Le azioni Telecom Italia (MI:TLIT), infatti, cedono il 2,70% con il prezzo che scende a 0,53 euro, facendo arrivare le perdite del titolo all’8% in sei settimane.

Se ieri le vendite erano arrivate dopo notizia della presunta corruzione di alti funzionari brasiliani relativi al periodo 2002-2006, oggi a tenere banco è il raffreddamento delle prospettive sulla rete unica.

Fumata nera nelle trattative per la rete unica con Open Fiber

Il Corriere della Sera scrive che il dossier rete unica con Open Fiber sarebbe stato al centro di alcuni incontri che sono svolti tra Tim, Cdp e Enel (MI:ENEI). Protagonista della diplomazia sarebbe stato l’amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti Fabrizio Palermo, il quale ha incontrato separatamente i vertici di Tim e Enel. Cdp, infatti, è azionista sia di Telecom (MI:TLIT) che di Open Fiber.

Gli incontri, spiega il quotidiano, si sarebbero conclusi con una fumata nera, in quanto non sarebbe stato trovato un percorso condiviso circa il controllo, la governance e il perimetro degli asset da aggregare.

Nonostante dall’incontro non sia arrivata una spinta decisiva, “l’indiscrezione segnala la volontà delle parti di far ripartire i negoziati e del ruolo importante che può giocare Cdp per supportare il raggiungimento di un’intesa”, spiegano gli esperti di Equita.

Le accuse di corruzione dal Brasile

Restano sullo sfondo per Telecom Italia (MI:TLIT) le accuse per presunta corruzione a alti funzionari brasiliani con i dirigenti italiani accusati di aver versato 35 milioni di euro al consulente Naji Nahas su un conto corrente americano.

Tale somma, sono le accuse, sarebbe stata utilizzata per corrompere le autorità delle telecomunicazioni e antitrust del Brasil (Anatal e Cade) per controllare un blocco di Brasil Telecom (MI:TLIT) su base temporanea, nonostante questa fosse diretta concorrente della partecipata di Tim nel paese brasiliano (Tim Brasil).

Per indagare nella vicenda è stato chiesto l’aiuto al Dipartimento di Giustizia USA, il quale ha nominato come commissario Teresita Mutton e presentato una application alla Court for the District of Columbia.

Tra il 2002 e il 2006 la guida di Telecom Italia (MI:TLIT) era nelle mani di Marco Tronchetti Provera, oggi alla guida di Pirelli (MI:PIRC). Tronchetti Provera ha fatto intervenire il suo avvocato per precisare la sua estraneità ai fatti e quella della stessa società, così come accertato dalla giustizia italiana nel 2014.

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