Di Mauro Speranza
Investing.com - “Business as usual”. Sono queste le parole con cui i vertici di Thomas Cook hanno cercato di rassicurare utenti e mercato, utilizzando un post su FB (NASDAQ:FB). "Ci sono tante chiacchiere su di noi in questo momento, ma è tutto basato su speculazioni”, hanno spiegato.
“Continuiamo a far volare e portare in vacanza i nostri clienti e questo non cambierà”, hanno aggiunto dalla società di turismo. “Portiamo le persone in vacanza da oltre 175 anni e continueremo a farlo per molto tempo ancora”.
Intanto, però, la flessione odierna del 18% ha portato le perdite del titolo Thomas Cook (LON:TCG) a circa il 58% in soli tre giorni sulla borsa di Londra.
Il gruppo sta affrontando un’operazione di taglio dei costi “per rendere più efficente il business”, chiudendo sedi operative, licenziando personale e mettendo in vendita compagnie aeree.
La pubblicazione di una semestrale caratterizzata da perdite per 1,456 miliardi di sterline aveva dato il via a pesanti vendite, a cui si sono aggiunti i giudizi negativi di Citgroup (consiglio sell) e Jefferies (dimezzamento del target price a 24 pence).
Negative anche le previsioni per il prossimo semestre quando il livello dei profitti sottostanti (ossia depurati dei costi non ricorrenti) ante interessi e tasse sarà più basso rispetto a quello registrato nel medesimo periodo del 2017. L’operatore ha inoltre aggiunto di avere sottoscritto un accordo di finanziamento da 300 milioni di sterline con le banche, per garantirsi la liquidità necessaria ad affrontare la stagione invernale 2019 – 2020.
Innalzamento dei costi del carburante e degli hotel, competizione serrata sul prezzo e l’incertezza sulla Brexit, ovvero le cause indicate da Thomas Cook alla base delle difficoltà, potrebbero trasformarsi nella nebbia che impedisce di vedere la fine del periodo negativo del gruppo.