Investing.com - I mercati azionari europei registrano un crollo all’apertura di questo mercoledì, i timori per l’indebolimento del prezzo del greggio continuano a pesare insieme alla preoccupazione per la crescita economica globale.
Negli scambi europei del mattino, l’EURO STOXX 50 crolla del 2,91%, il francese CAC 40 segna -2,97%, mentre il tedesco DAX 30 vede un crollo del 2,91%.
Il sentimento si è indebolito in seguito all’ennesimo crollo del greggio, che ieri è sceso ancora sotto i 30 dollari al barile attestandosi al minimo di 12 anni, dopo le dichiarazioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, secondo cui il clima insolitamente mite e l’aumento delle scorte faranno risultare il mercato del greggio in esubero almeno fino alla fine del 2016.
Gli investitori restano cauti dopo i dati di ieri che hanno mostrato che il tasso annuo di crescita dell’economia cinese è sceso al 6,8% a dicembre, dal 6,9% del trimestre precedente, in linea con le previsioni.
Dai dati emerge che la seconda economia mondiale continua a perdere lo slancio, dopo il crollo della valuta all’inizio dell’anno che ha scatenato i timori per un indebolimento economico globale causato dalla Cina.
Negativi i titoli del settore energetico, con il gigante francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) che crolla del 2,86% e l’italiana Eni (MI:ENI) che segna un crollo dell’1,91, mentre la norvegese Statoil crolla del 3,79%.
Al ribasso anche i titoli del settore finanziario. In Francia BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) crollano del 3,11% e del 3,35%, mentre in Germania Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Commerzbank (DE:CBKG) registrano un crollo del 2,91% e del 4,13%.
Tra le banche periferiche, in Italia Unicredit (MI:CRDI) ed Intesa Sanpaolo (MI:ISP) segnano crolli rispettivamente del 3,89% e del 2,81%, mentre in Spagna BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) crollano del 2,76% e 2,55%.
Positiva ASML Holding (AS:ASML) NV, con un balzo del 2,36% dopo che il produttore olandese di semiconduttori ha annunciato di voler riacquistare un ulteriore miliardo di euro delle sue azioni, per rimborsare gli investitori dopo il crollo di oltre il 10% segnato dal titolo quest’anno.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie crolla del 2,16% per via delle forti perdite nel settore minerario.
Fresnillo (L:FRES) e Rio Tinto (L:RIO) crollano rispettivamente del 3,69% e del 3,58%, mentre Bhp Billiton (L:BLT) registra un crollo del 5,17% e Glencore (L:GLEN) crolla del 5,29%.
Anche i titoli del settore finanziario sono negativi, con Lloyds Banking (L:LLOY) giù del 2,42% e Royal Bank of Scotland (L:RBS) che registra -2,49%, mentre HSBC Holdings (L:HSBA) e Barclays (L:BARC) crollano rispettivamente del 3,10% e del 3,60%.
BAE Systems (L:BAES) registra un crollo del 2,12% mentre si riducono le speranze di avere un grosso ordinativo dei jet Typhoon da parte dell’Arabia Saudita, che avrebbe rappresentato circa il 20% degli utili della compagnia.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura in forte ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average crollano dell’1,98%, i futures S&P 500 registrano un crollo dell’1,95%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -2,20%.