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Titoli europei in discesa, delude il vertice il Doha; Dax -0,26%

Pubblicato 18.04.2016, 09:36
© Reuters.  Giù le borse europee sulla scia del crollo del greggio
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Investing.com - Negativi i tabelloni dei titoli azionari europei questo lunedì, sulle borse di tutto il mondo pesa il crollo del prezzo del greggio dopo che il summit di Doha si è concluso senza un accordo su un eventuale congelamento della produzione.

Negli scambi della mattinata europea, l’EURO STOXX 50 scende dello 0,65%, il francese CAC 40 segna -0,41%, mentre il tedesco DAX 30 è in calo dello 0,26%.

Il prezzo del greggio si è indebolito quando l’Iran ha deciso di non prendere parte al vertice tenutosi nel weekend in Qatar per discutere di un possibile congelamento della produzione.

Sabato il ministro del petrolio Bijan Zanganeh ha dichiarato che un congelamento della produzione non aiuterebbe il paese a beneficiare dell’annullamento delle sanzioni internazionali.

Dopo la dichiarazione, l’Arabia Saudita ha reso noto che non congelerà la produzione a meno che gli altri principali produttori non facciano altrettanto.

Al ribasso i titoli del settore energetico, con il gigante francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) che crolla del 2,54% e l’italiana Eni (MI:ENI) SpA che registra -2,95%, mentre la norvegese Statoil ASA (OL:STL) segna un crollo del 3,53%.

Negativi anche i titoli del settore finanziario, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) giù dello 0,97% e dell’1,07%, mentre in Germania Commerzbank (DE:CBKG) e Deutsche Bank (DE:DBKGn) crollano dell’1,18% e dell’1,51%.

Tra le banche periferiche, in Italia Unicredit (MI:CRDI) ed Intesa Sanpaolo (MI:ISP) sono in calo rispettivamente dello 0,60% e dell’1,06%, mentre le spagnole BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) vanno giù dell’1,60% e dell’1,54%.

Intanto, Volkswagen (DE:VOWG_p) crolla dell’1,71% dopo le voci secondo cui la casa automobilistica tedesca starebbe offrendo grossi sconti sul mercato nazionale per cercare di attirare i clienti dopo che la compagnia ha ammesso di aver utilizzato dei software per falsificare i test sulle emissioni dei veicoli diesel.

A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime scende dello 0,67%, per via delle forti perdite nel settore energetico e minerario.

Rio Tinto (LON:RIO) segna un crollo dell’1,28% e Glencore (LON:GLEN) va giù dell’1,72%, mentre Antofagasta ed Anglo American (LON:AAL) crollano rispettivamente del 3,12% e del 3,42%.

Al ribasso anche il titolo del gigante del petrolio e del gas BP (LON:BP), che subisce un crollo del 2,32%.

Anche nel settore finanziario i titoli sono negativi. Lloyds Banking (LON:LLOY) scende dello 0,32% e Barclays (LON:BARC) segna -0,75%, mentre Royal Bank of Scotland (LON:RBS) e HSBC Holding crollano rispettivamente dell’1,06% e dell’1,38%.

Al rialzo easyJet (LON:EZJ), con un balzo dell’1,73% dopo la notizia secondo cui la compagnia aerea avrebbe fatto un’offerta a sorpresa per l’acquisizione della rivale Monarch.

Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura in calo. I futures Dow Jones Industrial Average sono in calo dello 0,43%, i futures S&P 500 scendono dello 0,47%, mentre i futures Nasdaq 100 vanno giù dello 0,47%.

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