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BREAKINGVIEWS - Ubi farà fatica a svincolarsi dalla stretta di Intesa

Pubblicato 24.02.2020, 10:28
Aggiornato 24.02.2020, 10:28
© Reuters. Il quartier generale di Ubi a Brescia

di Lisa Jucca

MILANO (Reuters) - Ubi Banca (MI:UBI) farà fatica a svincolarsi dalla stretta di Intesa Sanpaolo (MI:ISP). L'istituto guidato da Victor Massiah sta esplorando alternative all'offerta ostile carta contro carta della più grande banca italiana. Tuttavia, le possibili vie di fuga appaiono poco attraenti e Intesa, che capitalizza circa 45 miliardi di euro, ha margini per persuadere gli investitori riluttanti.

L'offerta a sorpresa del Ceo di Intesa Carlo Messina su Ubi, del valore di 4,9 miliardi di euro lunedì quando è stata annunciata, è stata oggetto di critiche. Un gruppo di azionisti con il 18% circa del capitale l'ha definita ieri inaccettabile. Nel frattempo il Cda di Ubi ha scelto Credit Suisse come adviser per capire come difendersi dall'attacco.

Fare un'operazione alternativa potrebbe essere un'opzione ma non sarà facile. Banca Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), salvata dal governo nel 2017, deve essere venduta per soddisfare le regole imposte dall'Unione Europea. Tuttavia, il bilancio della banca senese deve essere ripulito, operazione che richiederà probabilmente capitale aggiuntivo. La banca è anche alle prese con azioni legali del valore di svariati miliardi di euro. Rinunciare alla sicurezza dell'offerta di Intesa per un accordo potenzialmente costoso con Monte dei Paschi è poco attraente. 

Ubi potrebbe provare a convincere Banco Bpm (MI:BAMI), istituto che ha una capitalizzazione di mercato simile, a fare un'offerta. Tuttavia, la banca milanese realizza una frazione dei ricavi di Intesa. Farebbe fatica a produrre sinergie di costo annue superiori ai 510 milioni di euro promesse da Intesa.

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Non ci sono molte altre opzioni. UniCredit (MI:CRDI), che capitalizza 31 miliardi di euro, sarebbe grande abbastanza per presentare un'offerta concorrente rispetto a quella di Intesa, ma la banca ha detto di non essere interessata all'acquisizione di un altro istituto italiano. Bnp Paribas (PA:BNPP) o Credit Agricole (PA:CAGR) potrebbero interpretare il ruolo del cavaliere bianco, considerando la loro dimensione e la loro presenza in Italia. Ma una battaglia contro il campione del settore bancario italiano potrebbe infastidire i politici locali. 

Questo vuol dire che le probabilità di successo di Intesa sono promettenti. Gli azionisti istituzionali, che hanno la maggioranza di Ubi, saranno probabilmente contenti dell'offerta. Gli investitori che hanno invece espresso la propria opposizione non controllano una partecipazione sufficientemente importante da mandare all'aria l'operazione.

Nel peggiore dei casi, Messina può sempre alzare la sua offerta. Una volta tassati e capitalizzati, i potenziali risparmi valgono quasi 4 miliardi di euro. Il banchiere ha buone ragioni per credere che riuscirà a concludere l'operazione.

Su Twitter https://twitter.com/LJucca

Ultimi commenti

l'OPS di Intesa prevarra' largamente... piu' che altro c'e' da chiedersi come mai abbia investito ancora in Italia...
Se nn dovessero accettare l'offerta ISP diventeranno preda da altre Banche straniere... e ADDIO SISTEMA ITALIA!!! ...d'altronde va tt così!
Chissà se il dilettante non si riveli proprio Messina...
Parole sante. Ubi sembrano dilettanti un po fuori dalla realtà
ole'..
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