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Wall Street ancora in rosso dopo peggior primo trimestre dal 1942

Pubblicato 01.04.2020, 15:43
Aggiornato 01.04.2020, 15:44
© Reuters.
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Di Mauro Speranza

Investing.com – Nuova seduta di profondo rosso a Wall Street dopo la giornata negativa conclusasi ieri. I cali dall'inizio dell'anno erano arrivati al 20% per lo S&P 500, peggior primo trimestre dal 1942 e per ritrovare un crollo simile bisogna andare ancora indietro nel tempo, quando nel 1938 e nel 1939 soffiavano i venti di guerra in Europa e gli Stati Uniti si interrogavano sul loro futuro.

Momento importante sottolineato da Sébastien Galy, Senior Macro Strategist di Nordea AM, il quale definisce questa situazione “l'inizio di una crisi storica”.

Anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, avvisava su quello che arriverà. “Attraverseremo due settimane molto, molto dolorose”, “voglio che tutti gli americani siano pronti per i giorni difficili che ci aspettano”, avvertiva Trump nel suo ultimo briefing di ieri alla Casa Bianca.

Nemmeno l'intervento della Federal Reserve sosteneva il mercato, con l'istituto centrale che cercava di aiutare le altre banche centrali offrendo dollari per facilitare il funzionamento dei mercati finanziari. La "repo facility" temporanea – ha annunciato la Banca centrale statunitense – aprirà il 6 aprile e continuerà almeno per sei mesi.

Nel dettaglio questa nuova azione della Fed consentirà ai partecipanti di scambiare in via momentanea Treasury per dollari, che saranno poi messi a disposizione delle istituzioni nelle giurisdizioni in cui operano le banche centrali.

A Wall Street intanto, il Dow Jones e lo S&P 500 cedono oltre il 2%, mentre sono minori vendite sul Nasdaq (-2%). Tra i titoli tecnologici, cedono oltre il 3% Twitter (NYSE:TWTR), Snap (NYSE:SNAP) e Alphabet (MI:GGOOGL), mentre PayPal (NASDAQ:PYPL), Facebook (NASDAQ:FB), Apple (NASDAQ:AAPL), Tesla (NASDAQ:TSLA), Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Intel (NASDAQ:INTC) cedono il 2%.

Più colpite le grandi banche americane come Citigroup (NYSE:C), Morgan Stanley (NYSE:MS) e Wells Fargo (NYSE:WFC) con cali vicini al 6%, mentre perdono oltre il 4% Bank of America (NYSE:BAC), Goldman Sachs (NYSE:GS) e BlackRock (NYSE:BLK).

“Quando gli elevati livelli di paura inizieranno a ridursi, la volatilità dei mercati azionari dovrebbe diminuire, portando probabilmente qualche rialzo mentre il mercato punta su vari pacchetti di salvataggio. In un contesto così volatile, preferiamo gli immobili quotati e le infrastrutture quotate, che offrono un profilo resiliente al ribasso pur potendo partecipare ai rialzi", concludeva Galy.

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