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Walmart, Amazon, Netflix in rialzo nei premarket; Home Depot, Harley-Davidson scendono

Pubblicato 15.11.2022, 14:16
© Reuters.
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Di Peter Nurse

Investing.com - Titoli azionari sotto i riflettori negli scambi premarket di questo martedì 15 novembre.

  • Home Depot (NYSE:HD) scende del 2% dopo aver lasciato invariate le stime annuali nonostante i risultati trimestrali abbiano battuto le attese, alimentando i timori per la domanda in un mercato immobiliare in rallentamento.
  • Il titolo Walmart (NYSE:WMT) segna un’impennata del 7%: il colosso della distribuzione ha alzato le aspettative sulle vendite nette per l’intero anno fiscale ed ha stimato un calo minore del previsto dei profitti annui. Ha anche annunciato un nuovo piano di riacquisto azioni da 20 miliardi di dollari.
  • Amazon (NASDAQ:AMZN) balza del 3,2%, il Wall Street Journal ha reso noto che intende tagliare 10.000 posti di lavoro per ridurre i costi.
  • Netflix (NASDAQ:NFLX) segna +3,2%, Bank of America ha alzato il rating a “buy” da “underperform”, dicendo che il piano con pubblicità potrebbe comportare un rialzo del 23%.
  • Harley-Davidson (NYSE:HOG) scende dell’1,5%, Jefferies ha iniziato la copertura del titolo con un rating “underperform”.
  • Il titolo Energizer (NYSE:ENR) schizza dell’8,1% malgrado sia passato in perdita nel quarto trimestre, con i profitti e le vendite rivisti che hanno battuto le attese grazie all’aumento dei prezzi.
  • Estée Lauder (NYSE:EL) sale dell’1,8%, il Wall Street Journal ha riportato che sarebbe vicina ad un accordo per l’acquisizione di Tom Ford per circa 2,8 miliardi di dollari.
  • Taiwan Semiconductor Manufacturing (NYSE:TSM) segna un’impennata del 10%, Paramount Global (NASDAQ:PARA) del 6%, Louisiana-Pacific (NYSE:LPX) del 10% e Jefferies Financial Group (NYSE:JEF) del 4,5%: Berkshire Hathaway ha aumentato o aperto posizioni nelle quattro compagnie.
  • Le ADR di Vodafone (LON:VOD) (NASDAQ:VOD) crollano del 4,3%: la società ha abbassato le previsioni sulle entrate annue dopo aver segnalato che l’impennata dei prezzi al consumo e gli elevati costi dell’energia pesano sulla performance semestrale.

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