di Angelo Amante e Crispian Balmer
MILANO (Reuters) - L'Italia deve avere parità di trattamento nella partnership con Gran Bretagna e Giappone per lo sviluppo di un nuovo aereo caccia, ha detto a Reuters il ministro della Difesa Guido Crosetto, mentre procedono i colloqui per definire tutti gli aspetti dell'ambizioso progetto. Italia, Regno Unito e Giappone hanno annunciato l'iniziativa Global Combat Air Programme (GCAP) per sviluppare entro il 2035 un jet di nuova generazione che combinerebbe il progetto Tempest guidato dalla Gran Bretagna con il programma F-X del Giappone. Nel frattempo, Francia, Germania e Spagna portano avanti un piano concorrente per la costruzione di un aereo da guerra, una tra le mosse europee per rafforzarsi sul fronte sicurezza mentre infuria la guerra in Ucraina. Il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha dichiarato che Roma prenderà una decisione definitiva su quanto investire nel progetto dopo che saranno stati definiti maggiori dettagli. "L'Italia può proseguire questo percorso soltanto se avrà lo stesso peso, dal punto di vista tecnologico, della ricerca e poi successivamente, se si arriva, delle realizzazioni, di Giappone e Gran Bretagna", ha detto in un'intervista, aggiungendo di volere una ripartizione "33%-33%-33%". La britannica BAE Systems (LON:BAES) PLC, la giapponese Mitsubishi Heavy Industries e il gruppo Leonardo guideranno la progettazione del velivolo, con la partecipazione del produttore europeo di missili MBDA e di altre aziende. Crosetto ha detto che non dovrebbero esserci preclusioni a unire le forze con il programma europeo rivale, aggiungendo che il GCAP dovrebbe anche puntare a trovare nuovi partner, soprattutto in Europa. "Io penso la scommessa fatta sia quella di accelerare notevolmente la parte di ricerca e tecnologia e poi diventare attrattivi per altre nazioni, magari non in una prima fase, parliamo tra due o tre anni ", ha dichiarato. FRONTE UCRAINA La scorsa settimana il parlamento ha dato il via libera all'invio di ulteriori armi all'Ucraina, dopo che cinque pacchetti erano stati approvati sotto il precedente esecutivo guidata da Mario Draghi. L'Italia non ha mai rivelato i dettagli delle sue forniture, ma Crosetto, fermo sostenitore della necessità di difendere l'Ucraina, ha confermato che Kiev ha richiesto sistemi di difesa aerea, tra cui il franco-italiano SAMP/T. Dopo mesi di costose forniture di armi, Crosetto ha affermato che l'Unione Europea dovrebbe fornire supporto finanziario ai Paesi che sostengono l'Ucraina. Ha aggiunto che l'Italia è aperta anche a proposte di acquisti congiunti da parte dell'Agenzia per la Difesa dell'Ue.
Il ministro ha spiegato che l'Europa non permetterà mai una sconfitta dell'Ucraina e che gli alleati devono gettare le basi per i colloqui di pace ed evitare un'escalation delle tensioni con Mosca. "Nessuno vincerà in modo tradizionale questa guerra, lo sappiamo tutti, l'hanno capito anche loro (la Russia), ma dobbiamo fare in modo che qualcuno non pensi che l'Europa o i paesi della Nato o del blocco atlantico vogliano a tutti i costi che qualcuno perda", ha detto Crosetto. Ha detto che lo scoppio di una guerra su larga scala sul suolo europeo ha cambiato le prospettive della difesa in tutto il blocco e che ora è necessaria una profonda revisione per affrontare le sfide future. "L'Europa si è svegliata da un sogno e si è trovata in una realtà in cui era possibile che anche in Europa ci fosse una guerra tradizionale, cioè di invasione e occupazione territoriale", ha affermato. Secondo Crosetto, gli eserciti europei dovrebbero rafforzare le forze speciali, che reagiscono rapidamente alle minacce, e l'intera industria della difesa dovrebbe essere più efficiente. "I tempi della ricerca e della produzione militari sono lunghissimi, molto più lunghi di quelli civili, e questa è un'altra cosa che la guerra in Ucraina dovrà far cambiare", ha detto Crosetto. Sul fronte dell'industria nazionale, Crosetto ha respinto le speculazioni su una fusione tra Leonardo e il costruttore navale Fincantieri (BIT:FCT), affermando che non è un progetto sul tavolo.
Nell'intervista a Reuters, il ministro - tra i fondatori di Fratelli d'Italia - è tornato quindi ad attaccare la politica della Banca centrale europea sull'aumento dei tassi di interesse e in particolare la prospettiva di nuovi rialzi in futuro, che a suo avviso è dannosa per l'economia continentale.
(editing Claudia Cristoferi)