TIANJIN, Cina (Reuters) - Centinaia di persone rimaste senza casa dopo le tremende esplosioni della scorsa settimana nella città portuale cinese di Tianjin hanno chiesto risarcimenti per i danni subiti, mentre le autorità sono al lavoro per completare la messa in sicurezza dell'area investita da pericolose emissioni chimiche.
Il bilancio delle vittime delle due esplosioni di mercoledì scorso è salito a 114, secondo fonti ufficiali, con oltre 700 persone rimaste ferite e ancora 70 dispersi, in gran parte dei vigili del fuoco.
Secondo un report di Credit Suisse, che cita le prime stime diffuse da media locali, il costo assicurativo delle due esplosioni a Tianjin potrebbe arrivare a 1-1,5 miliardi di dollari.
Tra le compagnie che hanno già ricevuto richieste di risarcimento da clienti che hanno subito danni dal disastro, Zurich e Allianz (XETRA:ALVG), che non hanno potuto fornire alcuna stima delle perdite potenziali. Anche compagnie di assicurazioni cinesi dovrebbe essere coinvolte.
Le esplosioni hanno devastato un'area industriale dove erano immagazzinati gas e agenti chimici tossici nella città portuale nel nordest della Cina, il decimo maggior porto del mondo, distruggendo edifici e mandando in frantumi vetrate a molti chilometri di distanza.
L'agenzia Xinhua ha scritto che ci sono state altre piccole esplosioni oggi e che ancora sono visibile le fiamme dell'incendio.
Una squadra di specialisti nel trattamento di sostanze chimiche pericolose sta lavorando per pulire l'area.
Circa 6.300 persone sono state evacuate dalla zona interessata dall'esplosione vicino a Tianjin, una città di circa 15 milioni di abitanti e porta d'accesso all'area industriale nord orientale della Cina.
Il governo di Pechino ha annunciato venerdì un'ispezione su scala nazionale riguardante agenti chimici ed esplosivi, e ha detto che le esplosioni di Tianjin devono costituire una "profonda" lezione.