I policymaker della Federal Reserve sono stati costretti a temporeggiare in occasione del vertice della scorsa settimana, svoltosi nello strano periodo compreso tra il momento in cui gli americani hanno votato nelle elezioni presidenziali e del Congresso e la definizione dei risultati, con i voti per corrispondenza a causa della pandemia che hanno ritardato il conteggio.
La dichiarazione è risultata pressoché invariata ed il Presidente della Fed Jerome Powell ha potuto solo dire che le prospettive economiche sono “straordinariamente incerte”, mentre l’aumento dei nuovi contagi da COVID-19 è “particolarmente preoccupante”.
Calo del rendimento, rialzo dei titoli azionari
I principali media alla fine hanno dichiarato vincitore lo sfidante Democratico Joe Biden, contro il Presidente Donald Trump, ma sembra probabile che i Repubblicani mantengano il controllo del Senato, rendendo difficile l’approvazione di un pacchetto di aiuti da migliaia di miliardi di dollari.
I Repubblicani sembrano inoltre destinati a ridurre la maggioranza Democratica alla Camera dei Rappresentanti per un numero compreso tra cinque e dieci seggi, limitando ulteriormente il margine di manovra dei Democratici, pur con Biden alla Casa Bianca.
Grafico settimana sui 12 mesi precedenti (TTM) UST 10Y:SPX
La mancata realizzazione della cosiddetta “onda blu” con una vittoria Democratica a man basse ha spinto giù i rendimenti dei Buoni del Tesoro USA incoraggiando i titoli azionari in previsione del fatto che il governo Biden non riuscirà a far approvare dal Congresso il suo piano di aumento delle tasse.
Non ci sono stati dissensi da parte dei membri votanti del Federal Open Market Committee, con la Presidente della Fed di San Franciso Mary Daly che ha votato al posto del Presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari, assente per la nascita del suo secondo figlio martedì. È stata la prima volta dal 2018 che si è verificata una sostituzione al voto e forse la prima in cui un membro votante è stato assente per congedo di paternità.
Non che si sia perso molto. Il controllo del Senato non sarà determinato fino a quando la Georgia non voterà al ballottaggio per il Senato il 5 gennaio: lo stato si trova infatti nell’insolita posizione di eleggere due senatori nello stesso anno, in seguito alle dimissioni di Johnny Isakson l’anno scorso per motivi di salute. Le regole dello stato inoltre prevedono un ballottaggio tra i due principali candidati quando uno dei due non dovesse ottenere il 50% dei voti, come è successo sia per le elezioni normali che per quelle simultanee straordinarie.
Nel frattempo, i policymaker della Fed che si incontreranno il 15-16 dicembre avvertiranno le pressioni di dover affrontare il colpo di uno stimolo fiscale che sarà minore del previsto, anche se l’attuale Congresso dovesse riuscire ad approvare qualcosa in una seduta da “anatra zoppa”.
I giornalisti hanno inondato Powell di domande su ulteriori accomodamenti monetari, durante la conferenza stampa dopo il vertice del FOMC, anche se il Presidente ha ripiegato sulla sua risposta standard, affermando che la politica attuale è appropriata per il momento. Ha ammesso che gli acquisti di asset della Fed stanno svolgendo la duplice funzione di mantenere i mercati stabili e di supportare l’attività economica.
Powell ha inoltre ribadito, quando gli è stato chiesto, che la ripresa finora ha superato gli scenari più rosei della Fed ma, ha aggiunto, “siamo ben lontani dai nostri obiettivi”.
I funzionari della Fed stanno assillando governo e legislatori affinché aumentino gli aiuti, soprattutto dato che i primi pagamenti alle famiglie sono ormai scaduti. “Non so come potremmo essere più espliciti di così”, ha affermato Powell giovedì.
Il Presidente ha evitato di farsi mettere alle strette circa un cambiamento degli acquisti di asset a favore di obbligazioni a scadenza più lunga, anche se ciò viene ampiamente messo in conto dagli operatori dei mercati, o su altri parametri del programma di acquisti di asset, come la dimensione. Ha ammesso, tuttavia, che “potremmo capire, ad un certo punto, di aver bisogno di fare di più su quel fronte”.