IL PETROLIO CONTINUERA' A VIVERE?

Il futuro del petrolio è molto più roseo di quanto la narrativa comune vorrebbe far credere, secondo un report pubblicato oggi da Energy Outlook Advisors.

La speranza che la domanda di petrolio diminuisca man mano che il mondo passa all'energia pulita è più un desiderio che un dato di fatto.

La Cina (il più grande investitore mondiale nelle rinnovabili) e l'India utilizzano ancora il carbone come fonte primaria di generazione di elettricità.

Paesi del genere potrebbero avere in programma di continuare ad aggiungere energia solare, eolica e altre fonti di energia pulita, ma la loro crescita economica continua a assorbire le aggiunte, il che significa che è improbabile che il petrolio e persino il carbone vengano sostituiti in tempi brevi.

Come si vede nel grafico del report qui sotto, con l'aumentare del consumo globale di energia la domanda di petrolio e gas continua ad aumentare.



Certo, è positivo vedere che le rinnovabili continuino ad aumentare la loro quota di mercato, ma l'82% dell'energia consumata nel 2022 proveniva da combustibili fossili, nonostante i trilioni investiti in energie pulite dal 2010.

Secondo il report, si stima che la Cina impiegherebbe 211 anni al tasso attuale per raggiungere la neutralità carbonica.

L'India più di 400 anni.

Sì, è realistico pensare che con i progressi di ricerca questo tempo diminuisca, ma siamo ben distanti dal poter fare a meno del petrolio entro pochi anni.

Inoltre, la crescita demografica continua a rallentare la velocità con cui l'energia rinnovabile sta conquistando quote di mercato in quanto molto più costosa rispetto all'energia "sporca" e i dati mostrano che si stanno facendo pochi progressi.

Secondo Energy Outlook Advisors, la maggior parte dei paesi non riuscirà a raggiungere i propri obiettivi net-zero o carbon neutral entro il 2050.


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