Una rinnovata ondata di ottimismo ha travolto il settore della marijuana venerdì scorso, sulla scia degli utili trimestrali di Canopy Growth (NYSE:CGC), (TSX:WEED). La pubblicazione ha soddisfatto tre importanti requisiti: ha dimostrato uno stabile miglioramento dei ricavi, ha rivelato efficaci risultati del taglio dei costi ed ha mostrato una perdita minore del previsto.
In breve, la più grande compagnia di cannabis al mondo è andata meglio di quanto si aspettassero gli analisti. E il mercato ha reagito quasi immediatamente.
Il titolo del coltivatore di cannabis con sede in Ontario è schizzato, con un balzo di oltre il 13% a Wall Street e di quasi il 16% sull’indice S&P/TSX Composite sulla giornata.
Inoltre, emergono segnali del fatto che questa spinta verso l’alto non solo è stata mantenuta durante gli scambi after-hour ma che potrebbe durare fino alla riapertura dei mercati oggi, dopo il lungo weekend del Giorno del Presidente negli Stati Uniti e della Festa della Famiglia in Canada. Bonus extra: lo slancio di venerdì è stato abbastanza forte da spingere anche altri operatori del settore.
Hexo Corp (NYSE:HEXO), (TSX:HEXO), Aphria (NYSE:APHA), (TSX:APHA), Cronos Group (NASDAQ:CRON), (TSX:CRON) e Tilray (NASDAQ:TLRY) hanno chiuso tutti al rialzo venerdì, alimentando l’idea che Canopy continua a dettare il ritmo del settore.
Per gli osservatori del settore è stato come se i risultati avessero dato agli azionisti, che trattenevano da tempo il fiato, il permesso di tornare a respirare.
Segnale positivo ma altre difficoltà in arrivo
Canopy ha riportato ricavi netti di 93,38 milioni di dollari (123,8 milioni di dollari canadesi) nel terzo trimestre, che si sono tradotti in EBITDA rivisti in perdita di 69,2 milioni di dollari (91,7 milioni di dollari canadesi). Gli analisti intervistati da Bloomberg avevano previsto 105,4 milioni di dollari canadesi di ricavi e di una perdita rivista di 110 milioni di dollari canadesi in EBITDA. Le spese operative sul trimestre sono crollate del 14% dal trimestre precedente a 174,8 milioni di dollari (231,7 milioni di dollari canadesi). La perdita netta di Canopy è stata di 93,65 milioni di dollari (124,16 milioni di dollari canadesi).
I risultati relativamente buoni, sebbene siano un segno positivo, non significano che il settore sia riuscito a superare le sue difficoltà. Ma il modo in cui continuerà a far fronte a queste difficoltà (tra cui tutta una nuova serie di ostacoli da superare come il lancio di bevande a base di cannabis e di altri prodotti commestibili) sarà un altro motivo per cui gli osservatori del settore continueranno a seguire da vicino Canopy.
Dopotutto, Canopy è stato il primo importante produttore di cannabis a licenziare il suo amministratore delegato di alto profilo, mossa a cui hanno fatto seguito grosse riorganizzazioni aziendali negli ultimi mesi.
Ma, dopo queste riorganizzazioni, le realtà non sono ancora state affrontate. Quest’ultimo report contiene i primi risultati registrati dal nuovo amministratore delegato di Canopy, David Klein. L’ex dirigente di Constellation Brands (NYSE:STZ), la compagnia che è la maggiore azionista di Canopy, ha reso noto che sono previsti ulteriori cambiamenti per dare la “giusta dimensione” alla compagnia. E questo potrebbe segnalare un’area in cui Canopy potrebbe finire per seguire il branco: la riduzione della forza lavoro.
Numerosi coltivatori da entrambi i lati del confine Canada-USA hanno effettuato tagli significativi al numero dei lavoratori dall’inizio del 2020, nel tentativo di tagliare i costi ed incoraggiare la riga dei risultati. All’inizio del mese, Aurora Cannabis (NYSE:ACB), (TSX:ACB), con sede ad Edmonton, ha annunciato la riduzione di 500 posti di lavoro, compreso circa il 25% delle posizioni dirigenziali.
L’annuncio è arrivato nello stesso giorno della notizia delle dimissioni dell’amministratore delegato della compagnia Terry Booth. A inizio febbraio sono stati annunciati dei licenziamenti anche in Tilray. La compagnia con sede in Columbia Britannica ha reso noto che taglierà circa il 10% della forza lavoro per limitare i costi.
Per quanto riguarda Klein di Canopy, nelle interviste dopo i dati ha chiarito una cosa: il suo obiettivo è tracciare una rotta per la redditività della compagnia. Il titolo venerdì scorso ha chiuso a 22,13 dollari USA (29,98 dollari canadesi).
Questi guadagni resisteranno? È quello che tutti aspettano di vedere questa settimana.