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Sanzioni Russia e Criptovalute: cosa guardare oggi

Pubblicato 23.02.2022, 10:07

Sedute sui listini finanziari irrazionali, dove le paure e le notizie impostano la direzione dei mercati.

Dopo le dure parole di lunedì, da parte del Presidente Putin, i mercati europei hanno aperto la seduta di martedì in forte territorio negativo. Tuttavia, tali timori sono via via andati scemando sulla scia delle notizie di un possibile ritorno ai tavoli dei negoziati e, soprattutto, di una prima tranche di sanzioni europee non così dure come da attese.


Andamento listini europei


Tutti i principali settori europei hanno chiuso in territorio positivo, fatta eccezione per il comparto bancario, che non è stato in grado di recuperare il gap ribassista iniziale. Al rialzo soprattutto il comparto tecnologico, travel e automobilistico. Il VSTOXX (il Vix europeo sull’ EuroStoxx 50) ha registrato ieri un calo dell’11% portandosi nuovamente sui 32.98 punti

La seduta americana invece è andata nella direzione opposta, sulla scia delle maggiori tensioni sui confini, con tutti i settori in calo e il ciclico a sottoperformare. Il consumo discrezionale ha registrato la maggiore flessione, seguito da quello energetico. Correzione sul settore energetico che potrebbe voler evidenziare un’attuale bassa preoccupazione da parte degli investitori sul futuro delle esportazioni energetiche russe.

Maggiori perdite sul midcap americano, con l’indice Russell 2000 in flessione dell’1.43%, segue il Dow Jones -1.42%, S&P 500 -1.08% meglio l’indice tecnologico Nasdaq 100 con una flessione dello 0.98% . In rialzo invece il VIX, leggermente sotto i 30 punti
Andamento listini USA


Lo S&P 500 ritorna nuovamente all’interno della zona di correzione, dopo essere nuovamente sceso del 10% dai suoi massimi del 4 gennaio, mentre il Nasdaq 100 registra una flessione del 17% circa dai suoi massimi del 22 novembre.  

Drawdown S&P 500


Ad oggi lo S&P 500 cataloga una flessione da inizio anno del 9.7%. Analizzando i dati, dalla Seconda Guerra Mondiale solamente due volte l’indice ha registrato un -10% a febbraio, nel 2009 e nel 2016. Non un buon segnale, tuttavia tali annate hanno visto buoni raccolti finali: nel 2009 lo S&P 500 ha avuto un ritorno complessivo del 26.46% mentre nel 2016 del 11.96%.

In un simile scenario sarà interessante monitorare le eventuali future mosse da parte della FED, la quale potrebbe decidere di allentare il percorso di rialzi sui tassi per evitare un deragliamento eccessivo dei listini americani.

Sanzioni occidentali che non spaventano i mercati, viste ancora troppo leggere, e forse neanche la Russia stessa, con le truppe di Mosca sul confine e con rivendicazioni dell’intera regione di Donetsk e Luhansk. Sanzioni europee che hanno visto l’interruzione momentanea del gasdotto Nord Stream 2: obiettivo della Germania, colpire l’economia di Mosca con le minori vendite di gas verso l’Europa. Tuttavia, in una situazione di alti costi energetici (con ripercussioni sulle imprese) e di una politica energetica di abbandono al nucleare la Germania rischia di pagare un prezzo maggiore di Mosca. I prezzi odierni del gas europeo TTF registrano già un quasi il 10% di incremento a 79.78 euro/MWh. Le sanzioni europee hanno previsto il bando degli esponenti della Duma 27 persone e società coinvolte nella decisione russa in Ucraina, in aggiunta a divieti nelle regioni separatiste. Stando alle parole dell’Alto Rappresentante per la Politica e di Sicurezza Josep Borrel il maggior colpo sarebbe “il divieto per lo Stato e il governo russi di accedere ai mercati finanziari europei, limitando in questo modo il finanziamento delle politiche economiche del paese”. Simile decisione è stata presa anche dal Presidente Biden nel colpire il debito sovrano russo.

Corretto, sebbene la Russia sembri essere già “vaccinata”. Il rapporto Debito/PIL della Russia è di circa il 18% contro il 133% americano e 75.9% europeo. In aggiunta il Cremlino ha smesso di investire le riserve valutarie in titoli di stato americano, detenendo attualmente circa 3.9 mld di dollari in titoli USA. Il volume era di 176 miliardi di dollari nel 2010.


Russia: Debito/PIL



La Germania e l’Europa rischiano i maggiori colpi di una “guerra di sanzioni”. Analizzando i dati al 2021 la Cina rappresenta il principale partner commerciale della Russia, con circa $140.704 milioni di valore (da monitorare se la Cina rispetti i divieti imposti dall’Occidente), segue la Germania e l’Olanda con rispettivamente $56.996 milioni e $46.439 milioni. Italia che si piazza al settimo posto con $31.355 milioni



Partners commerciali Russia



Tra le principali società europee con esposizione in Russia/Ucraina:

·         BASF (con l’1% di vendite dalla Russia)
·         Coca Cola (NYSE:KO) HBC, dove Russia e Nigeria rappresentano i mercati principali
·         Danone (PA:DANO), con il 6% di vendite dalla Russia
·         Heidelberg, con tre stabilimenti in Russia (sebbene tali imprese non esportino all’estero)
·         Metro AG, con oltre 2.5 milioni di clienti in Russia
·         Nestlé con vendite in Russia nel 2020 pari a $1.7 mld
·         Neste Oy, con l'azienda che fa affidamento sulla Russia per i due terzi del proprio fabbisogno petrolifero.
·         Nokian Renkaat Oyj
·         Renault (PA:RENA) con la sua Join Venture con la russa Avtovaz
·         Volkswagen (DE:VOWG)



Trimestrali:
Giornata che vede le diffusioni in America per Lowe’s, Overstock, THX, Petrobras, Monday.com, Hertz, eBay, Lemonade e Booking.com solo per citare i maggiori

In Europa si evidenziano: Rio Tinto (LON:RIO), Iberdrola (MC:IBE), Barclays (LON:BARC), Munchener Wuckversic, Danone, Henkel, Wolters Kluwer, Aena, Stellantis (MI:STLA), Uniper, Puma, Davide Campari (MI:CPRI), Solvay (BR:SOLB), Eiffage, Acciona e Telecom Italia (MI:TLIT).

Trimestrali in Europa che, dati riferiti a ieri, hanno visto già il 60% di pubblicazioni. Gli utili dello Stoxx 600 sono saliti del +56% a/a (circa il doppio di quelli dello S&P500). Gli utili superano le attese di circa l’1%, guidati dal settore tecnologico ed energetico, mentre il fatturato ha evidenziato maggiori crescite con un +5%. Ciò a evidenziare una maggiore pressione sui margini, rispetto ai titoli americani.

Utili STOXX 600



Calendario Macroeconomico Mercati che continuano a concentrarsi sugli sviluppi in Ucraina.

A parte la geopolitica, sono attese nella giornata le rilevazioni sui i dati finali sull'inflazione della zona euro per gennaio. Dalle banche centrali sono attese le conferenze da parte di  De Guindos della BCE e Daly della Fed

Calendario macroeconomico odierno


Criptovalute: Criptovalute che finalmente riescono a separarsi dall’andamento dei listini americani. La capitalizzazione complessiva si attesta a circa 1.737 mld di dollari, con un incremento del 4.65% rispetto a ieri.

Bitcoin che sostiene El Salvador. Il Paese ha evidenziato infatti un incremento del turismo del 30%, da quando il Bitcoin è diventata valuta legale. Con l’utilizzo di Bitcoin che stando al suo presidente Bukele ha superato le aspettative, con oltre 23 milioni di cittadini che hanno iniziato ad utilizzare il wallet Chivo. Turismo che potrebbe vedere una maggiore impennata con il Paese che sta valutando di concedere cittadinanza agli stranieri in cambio di investimenti.

Tweet Bukele


Cresce l’interesse sugli NTF e Metaverso. Dopo Nike (NYSE:NKE) e Adidas oggi è il turno di Puma acquistare un URL decentralizzato (ENS) e a rivelare il proprio NFT. Il tutto accompagnato dal cambio di nome su Twitter.



Puma Twitter account



Secondo la pagina Puma.eth OpenSea, Puma ha investito in varie collezioni NFT, tra cui Cool Cats NFT, Lazy Lions, Gutter Cat Gang e CatBlox. Attualmente, Puma si classifica al 13° posto del ranking .eth, che elenca gli account Twitter più seguiti con nomi .ETH. Al primo posto c'è Paris Hilton, segue l'ex giocatore NBA Shaquille O'Neal



Classifica Eth



Gabriel Debach
eToro Italian Market Analyst
 
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