Si chiude giugno: solida performance azioni malgrado timori per aumento tassi

Pubblicato 02.07.2021, 10:50
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Le persone che per mestiere comprano e vendono titoli sembrano essere andate in panico a metà giugno. Dal loro punto di vista, la Federal Reserve ha improvvisamente segnalato che potrebbe cominciare ad alzare i tassi di interesse nuovamente, alla fine del 2022 e non ad un certo punto nel 2023.

Intendiamoci, la Fed non ha detto esplicitamente che alzerà i tassi. Solo che alcune delle persone che votano sui cambiamenti dei tassi pensano che i tassi debbano aumentare prima del previsto per via di una ripresa più forte di quanto ci si aspettasse dalla devastazione causata dalla pandemia di COVID-19.

Agli investitori non è interessato. Hanno cominciato a vendere e, nel giro di tre giorni, hanno fatto crollare l’indice S&P 500 del 2% e l’indice Dow Jones Industrial Average del 3% dalle chiusure del 15 giugno. Gli indici NASDAQ Composite e NASDAQ 100 hanno reagito in modo meno forte, scendendo di meno di mezzo punto percentuale ciascuno.

Ma poi, tanto rapidamente come erano cominciate, le vendite si sono fermate. Le persone che comprano e vendono i titoli, a quanto pare, hanno smesso di preoccuparsi e hanno comprato i titoli, soprattutto azioni tech.

Apple (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) è schizzato di circa il 6% negli ultimi 8 giorni di giugno. Microsoft (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) è balzato di circa il 5%: la sua capitalizzazione di mercato ha superato i 2 mila miliardi di dollari, come Apple.

NVDA 300 Minute Chart

Grafico NVDA su 300 minuti

Il produttore di chip grafici NVIDIA (NASDAQ:NVDA) ha registrato un’impennata di circa il 12,7% dal minimo intraday del 17 giugno.

Di conseguenza, gli indici S&P e Dow sono balzati rispettivamente del 3,2% e del 3,6% dopo il 18 giugno fino a mercoledì, ultimo giorno di scambi del mese, con l’indice NASDAQ schizzato del 3,4% ed il NASDAQ 100 del 3,6%

Decente ma non spettacolare

Giugno 2021 si è rivelato un mese decente, anche se non spettacolare. L’indice S&P 500 ha chiuso giugno con +2,2%, il quinto aumento mensile consecutivo, soprattutto per via della forza del settore tecnologico, dei beni di consumo voluttuari, immobiliare e dei titoli energetici. Sul trimestre, l’indice è schizzato dell’8,2% e del 14,4% sull’anno.

Il Dow è stato in difficoltà per la maggior parte di giugno, scendendo di un minuscolo 0,08% sull’intero mese, il primo calo dopo quattro mesi in salita.

Dow Jones 300 Minute Chart

Grafico su 300 minuti Dow Jones

La debolezza si è registrata perché i guadagni di Nike (NYSE:NKE) (NYSE:NKE), Apple, Microsoft e Visa (NYSE:V), tutti quotati sull’indice da 30 componenti, sono stati controbilanciati dalla debolezza di Caterpillar (NYSE:CAT), Boeing (NYSE:BA) (NYSE:BA), JPMorgan Chase (NYSE:JPM) e Travelers (NYSE:TRV).

Comunque, non piangete per l’indice a mega-capitalizzazione. È schizzato del 4,6% sul trimestre e del 12,5% sull’anno.

Ciononostante, le vere stelle del mese sono stati gli indici NASDAQ e NASDAQ 100. Il primo è balzato del 5,5%, dopo aver segnato sei nuovi massimi di chiusura a giugno e di quasi il 13% sull’anno.

L’indice NASDAQ 100 ha visto un’impennata del 6,4%, la performance mensile migliore da novembre, avendo toccato sette nuovi massimi di chiusura durante il mese. Sul trimestre, l’indice di riferimento è schizzato dell’11,2% e del 12,9% sull’anno. L’impennata è stata dovuta ai nuovi massimi di nomi del calibro di Microsoft, Facebook (NASDAQ:FB) (NASDAQ:FB) e NVIDIA.

Cosa ha fatto ridimensionare i timori degli investitori per la Fed? Ci sono stati abbastanza interventi da parte del presidente della Fed Jerome Powell e altri da allentare i timori, dicendo che l’inflazione è transitoria e frenerà. Quindi, la banca centrale statunitense non dovrà adottare una politica che ucciderebbe l’inflazione. Piuttosto, ha detto Powell, la Fed si preoccupa di riportare la gente al lavoro, con le minacce della pandemia che sembrano stare riducendosi.

In effetti, molti stati stanno cancellando la maggior parte delle restrizioni (se non tutte), man mano che una percentuale sempre maggiore della popolazione statunitense viene vaccinata.

I mercati dei bond hanno preso a cuore le rassicurazioni di Powell e i rendimenti sono scesi. In effetti, il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni è sceso all’1,44% a giugno dall’1,58% di maggio. Il rendimento aveva raggiunto il picco dell’1,77% a marzo.

L’esercizio ha ricordato agli investitori in lungo e in largo una grande verità: quello che la Fed dice e quello che le persone pensano che la Fed dica potrebbe non sempre essere la stessa cosa.

La reazione dei mercati alla riflessione della Fed su come riportare i tassi a livelli più normali post-pandemia è sembrata porre un freno ai titoli a giugno e nel secondo trimestre.

E i rendimenti dei bond suggeriscono che ci sono investitori scettici riguardo a quanto rapidamente l’economia possa crescere da qui in avanti. C’era l’aspettativa che gran parte dell’agenda del Presidente Joseph Biden sarebbe stata realizzata. Ma Democratici e Repubblicani, come al solito, non riescono ad andare d’accordo.

Ci sono state altre questioni oltre alla Fed a giugno:

  • Gli indici di forza relativa per il NASDAQ e il NASDAQ 100 sono sopra 70 da lunedì, segnale che si stanno surriscaldando. L’indice RSI è un indicatore dello slancio molto seguito. Superare il livello di 75 è segnale che un indice o un titolo è vulnerabile ad un selloff.
  • Sebbene l’indice S&P 500 sia positivo sul mese, meno di 220 titoli su 505 (contando società con più classi di azioni) sono saliti sul mese. Sull’indice Dow, sono saliti 13 titoli su 30. Ciò suggerisce che il denaro potrebbe stare dirigendosi solo verso i vincitori. Il che potrebbe portare ad una destabilizzazione del mercato.
  • L’esuberanza del mercato si è ridotta. Il 12 marzo, secondo Barchart.com, 823 titoli avevano segnato nuovi massimi di 52 settimane e solo uno aveva toccato un nuovo minimo di 52 settimane, con un nuovo massimo netto di 822. Il divario si è lentamente ridotto da allora. Martedì, ci sono stati 123 nuovi massimi e 26 nuovi minimi, o 97 nuovi massimi netti. Tra i titoli che hanno registrato un nuovo massimo a giugno troviamo Microsoft, Costco (NASDAQ:COST), Target (NYSE:TGT), NVIDIA, Facebook, Adobe Systems (NASDAQ:ADBE), il produttore di vaccini per il coronavirus Moderna (NASDAQ:MRNA) e Smith & Wesson (NASDAQ:SWBI).
  • I prezzi del greggio hanno continuato a salire, con il WTI che ha chiuso con un’impennata del 10,8% a giugno, del 24% sul secondo trimestre e del 50% sul primo semestre. L’aumento dei costi del carburante ha colpito i titoli delle compagnie aeree, oltre allo stress di doversi preparare a gestire un’economia riaperta. Delta Air Lines (NYSE:DAL) è crollata del 9,3% sul mese (ma schizza del 7,6% sul semestre). Giù anche i titoli di altre compagnie aeree USA.
  • Le scorte ridotte su molti mercati hanno causato un’impennata dei prezzi delle case a livelli straordinari quest’anno, spingendo i prezzi dei materiali, soprattutto legname ed altri materiali per l’edilizia. I future del legname hanno segnato 1.700 dollari per migliaia di piedi tavolari a maggio. Shawn Kelly, redattore di Random Lengths (con sede a Eugene, Oregon), ha affermato che l’indicatore composito del prezzo del legname ha raggiunto un picco di 1.515 dollari per migliaia di piedi tavolari a maggio. Il prezzo è crollato del 44,6% in poco più di un mese a 854 dollari. Nel 2019, il prezzo composito era di 319 dollari.

Non è chiaro perché questa preoccupazione sia arrivata sui mercati, né se effettivamente sia grave. Può darsi che la rapida riapertura dell’economia statunitense sia stata una sorpresa troppo grande, producendo stress che nessuno si immaginava.

Detto questo, l’economia soggiacente USA dovrebbe rafforzarsi, man mano che sempre più persone saranno vaccinate ed altre torneranno al lavoro.

Ma ci sono anche dei rischi, come:

  • La variante Delta del virus e quanto rapidamente si diffonderà, e la gravità dei contagi.
  • Le tensioni globali, soprattutto in Medio Oriente, Europa dell’Est e in Cina.
  • Le tensioni nazionali, soprattutto riguardo ai sostenitori dell’ex Presidente Donald Trump che ancora rifiutano di ammettere la sua sconfitta nei confronti del Presidente Biden.
  • Eventi legati al clima, compresi uragani ed incendi.

Il report sull’occupazione di giugno, atteso nella giornata di venerdì dal Dipartimento per il Lavoro USA, potrebbe far muovere i mercati in qualsiasi direzione, a seconda dei numeri. Investing.com stima che l’occupazione non agricola aumenti di 700.000 unità da maggio, col tasso di disoccupazione al 5,7%, in calo dal livello del 5,8% di maggio.

Cosa ha funzionato a giugno

L’indice di riferimento SPX ha avuto i suoi vincitori… :

Top 10 SPX Performers, June 2021

Migliori 10 performance SPX, giugno 2021

Fonte di questo grafico e del seguente: S&P Dow Jones Indices

E, a livello di settori:

Tech: Tra i vincitori: Enphase (NASDAQ:ENPH), NVIDIA, Adobe e Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD), tutti su di oltre il 16% sul mese. Interessante: l’Ark Innovation ETF (NYSE:ARKK) di Cathie Wood è schizzato del 17,7% a giugno dopo essere sceso a maggio. Ark Innovation è andato alla grande negli ultimi mesi grazie alle scommesse di Wood su quelli che definisce “i rivoluzionari”. Tesla (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) è stato un possedimento core.

Settore energetico: I titoli di questo settore comprendono Occidental Petroleum (NYSE:OXY), balzato di oltre il 21%; Diamondback Energy (NASDAQ:FANG), +18%, e Marathon Oil (NYSE:MRO), su di circa il 12%. Dei prezzi del greggio più alti faranno salire i titoli, anche se l’OPEC+ decidesse di aumentare la produzione durante il vertice di questa settimana. Anche gli ETF specializzati in titoli legati al settore energetico sono stati solidi.

Beni di consumo voluttuari: In cima alla lista, il distributore di prodotti artigianali ETSY (NASDAQ:ETSY), eBay (NASDAQ:EBAY), CarMax (NYSE:KMX), Nike e Chipotle Mexican Grill (NYSE:CMG). Tesla è schizzato di quasi il 10% ed Amazon (NASDAQ:AMZN) (NASDAQ:AMZN) del 7,4%, ma segna un balzo del 6,4% sull’anno.

Servizi di comunicazione: In testa Twitter (NYSE:TWTR), con un’impennata del 18%; altre ottime performance quelle di Facebook e Netflix (NASDAQ:NFLX) (NASDAQ:NFLX), balzati entrambi di circa il 6%.

Sanità: Tra i vincitori, la società di biotecnologie Biogen (NASDAQ:BIIB), +31% su giugno, il produttore di attrezzature mediche ResMed (NYSE:RMD), con un balzo del 19,8%, e Moderna, che ha segnato un’impennata del 19% sul mese e del 125% sull’anno.

Cosa non ha funzionato:

Gli sconfitti:

SPX Laggards, June 2021

Sconfitti SPX, giugno 2021

Edilizia abitativa: Questo gruppo comprende D.R. Horton (NYSE:DHI), crollato di oltre il 5,6% e PulteGroup (NYSE:PHM), -5,7%. Il problema non sono i tassi di interesse. Il problema sono i lotti disponibili per la costruzione.

Banche: Citigroup (NYSE:C) (NYSE:C) e Huntington Bancshares (NASDAQ:HBAN) segnano un tonfo del 10%. Regions Financial (NYSE:RF) crolla del 13,8%. Il problema SONO i tassi di interesse. Sono troppo bassi e pesano sui profitti.

Materiali: Freeport McMoRan Copper & Gold (NYSE:FCX), il produttore di fertilizzanti Mosaic (NYSE:MOS) e il produttore di oro Newmont Mining (NYSE:NEM) sono crollati tutti di oltre il 12%. Persino il rame è sceso, vittima del dollaro in salita. Tuttavia, registra un balzo del 22% sull’anno.

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