In USA, stando a quanto riferito dal dipartimento del Lavoro, sono stati creati 201.000 posti di lavoro, mentre gli analisti ne attendevano 192.000.
invece il tasso di disoccupazione è rimasto al 3,9%, mentre gli esperti attendevano un calo al 3,8 per cento.
I salari medi orari hanno visto un aumento dello 0,4% ad agosto dopo il +0,3% di luglio, il dato si riflette in un incremento annuo dei salari a 2,9% il mese scorso, il maggiore dal giugno 2009.
Un rafforzamento della crescita dei salari mette in evidenza un miglioramento del mercato del lavoro e rafforza le aspettative di un terzo rialzo dei tassi di interesse entro l'anno da parte della Federal Reserve in occasione del meeting di fine settembre.
In Eurozona, lo STOXX 600 pan-europeo è sceso dello 0,2%, scambiando non molto al di sopra del minimo di cinque mesi di 372,20 registrato venerdì. Invece, il DAX tedesco e il CAC 40 francese sono diminuiti rispettivamente dello 0,3% e dello 0,15%, il FTSE 100 del Regno Unito ha sottoperformato, registrando un calo dello 0,9%.
A Wall Street a circa tre ore dalla partenza il contratto sul Dow Jones scivola dello 0,18%, quello sullo S&P 500 cede lo 0,19%, e il Future Nasdaq 100 segna un -0,21%.
Intanto il dollaro statunitense si conferma in rialzo nei confronti dello yen e punta nuovamente ad area 111, il biglietto verde guadagna terreno anche rispetto all'euro che scende a quota 1,1580. Invariato il Future Petrolio Greggio WTI che oscilla sui valori del close di ieri poco sotto i 68 dollari al barile, mentre viaggia in rosso l'XAU/USD che scende in direzione dei 1.196 dollari l'oncia.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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