Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 27 ottobre:
1. Il PIL USA dovrebbe mostrare un rallentamento per via dell’uragano
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati preliminari sulla crescita economica del terzo trimestre alle 8:30 ET (12:30 GMT).
Dal report dovrebbe emergere che la crescita è rallentata al tasso annuo del 2,6% dal 3,1%, con un calo delle vendite al dettaglio, della produzione industriale, dell’edilizia abitativa e delle vendite di case per via degli uragani Harvey ed Irma.
Gli investitori terranno d’occhio inoltre la revisione dell’indice sul sentimento dei consumatori del Michigan relativo al mese di ottobre, atteso alle 10:00 ET (14:00 GMT).
2. Il dollaro continua a schizzare al massimo di 3 mesi in attesa del PIL
Il dollaro prosegue nella sua impennata contro i principali rivali iniziata ieri quando la Camera USA ha approvato una risoluzione di bilancio, aprendo la strada al Congresso per procedere con i “massicci tagli delle tasse” proposti dal Presidente Donald Trump.
Anche l’indebolimento dell’euro ha contribuito a rafforzare il biglietto verde in seguito alla decisione della Banca Centrale Europea di ridimensionare gli acquisti di bond prorogando allo stesso tempo il programma di stimolo monetario per almeno altri nove mesi fino al settembre del prossimo anno.
Il dollaro è stato incoraggiato inoltre dalle speculazioni sulla scelta di Trump in merito al prossimo presidente della Federal Reserve.
Dalle ultime voci è emerso che il Presidente starbbe decidendo tra il Governatore della Fed Jerome Powell e l’economista dell’Università di Stanford John Taylor.
Quest’ultimo è generalmente considerato il più interventista dei cinque candidati nella rosa di Trump.
In attesa dei dati sul PIL, l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,18% a 94,72 alle 6:01 ET (10:01 GMT), il massimo da metà luglio, mentre i future dell’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange sono scambiati in modo altalenante e pressoché invariati.
3. Gli utili del settore tech alimentano la propensione al rischio
Una serie di utili dei colossi del tech rilasciati dopo la chiusura dei mercati USA ieri sono stati ben accolti dagli operatori dei mercati e hanno indotto forti rialzi negli scambi pre-market di questo venerdì.
Amazon (NASDAQ:AMZN) schizza con +7%, dopo che il venditore online ha riportato un’impennata delle vendite nei risultati trimestrali. La compagnia è sotto i riflettori inoltre tra le voci secondo cui potrebbe diventare un distributore farmaceutico.
Microsoft (NASDAQ:MSFT) registra un’impennata del 4%: l’azienda ha superato le stime sugli utili dei guadagni derivanti dai servizi cloud.
Segue a ruota la proprietaria di Google, Alphabet (NASDAQ:GOOGL), con un balzo del 3% dopo che il colosso di internet ha registrato un’impennata dei volumi pubblicitari nel terzo trimestre.
Intel (NASDAQ:INTC) schizza di oltre il 2% dopo che il colosso tech ha alzato le previsioni per l’intero anno fiscale sulla forza del centro dati.
Al di fuori del settore tech, i riflettori saranno puntati su Chevron (NYSE:CVX), Exxon (NYSE:XOM) e Colgate-Palmolive che rilasceranno i risultati sugli utili prima della campanella di apertura di oggi.
4. Borse globali al rialzo trainate dal settore tech
I future USA puntano ad un’apertura al rialzo questo venerdì, con gli investitori che hanno accolto gli utili migliori del previsto del settore tech rilasciati dopo la chiusura di ieri, in attesa di ulteriori risultati da parte delle compagnie petrolifere blue-chip e degli ultimi dati sulla crescita economica statunitense. Alle 6:01 ET (10:01 GMT) i future Dow blue chip salgono di 45 punti, o dello 0,19%, i future S&P 500 vanno su di 7 punti, o dello 0,27% mentre i future Nasdaq 100 salgono di 32 punti, o dello 0,52%.
Intanto, i mercati azionari europei sono al rialzo questo venerdì, sulla scia degli utili positivi nella regione ed i titoli che continuano a schizzare dopo la decisione della BCE di ieri. Fa eccezione l’indice spagnolo IBEX 35, con il paese che continua ad essere immerso nella crisi politica per via del desiderio di indipendenza della Catalogna.
Le borse asiatiche hanno chiuso positivamente, i titoli del settore tech sono stati spinti dagli utili incoraggianti dei colossi tech statunitensi e il dollaro forte ha alimentato il sentimento degli esportatori. L’indice nipponico Nikkei ha chiuso a +1,2%, mentre in Cina l’indice Shanghai Composite va su dello 0,3%.
5. Il greggio sta per segnare un balzo settimanale del 2% in vista dei dati sulla produzione di petrolio di scisto USA
Gli investitori hanno bloccato i profitti sul greggio questo venerdì, anche se il greggio USA si avvia a segnare un balzo settimanale di quasi il 2% nelle speranze che l’OPEC possa presto annunciare una proroga dell’accordo sui tagli alla produzione.
Il greggio è schizzato di quasi l’1% ieri, quando il Principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha appoggiato l’estensione dell’accordo che dovrebbe scadere nel marzo 2018.
L’OPEC terrà un vertice ufficiale dove si discuterà probabilmente della proposta a novembre.
Gli investitori attendono inoltre i dati sulla produzione di petrolio da scisto USA con il report settimanale di Baker Hughes sul numero di impianti di trivellazione attivi previsto nel corso della giornata.
La scorsa settimana, il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti è sceso di sette unità a 736, segnando il terzo calo consecutivo al minimo da giugno.
I future del greggio USA scendono dello 0,21% a 52,53 dollari alle 6:02 ET (10:02 GMT), mentre il greggio Brent va giù dello 0,29% a 59,13 dollari.