Investing.com - Positiva l’apertura delle borse europee questo mercoledì, gli investitori sono ottimisti che il referendum di domani sulla possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, la cosiddetta Brexit, abbia come esito la vittoria della fazione “Remain”.
Negli scambi della mattinata europea, l’EURO STOXX 50 scende dello 0,08%, il francese CAC 40 è in salita dello 0,29%, mentre il tedesco DAX 30 segna +0,42%.
Il sentimento dei mercati è migliorato dopo il sondaggio di ieri che ha mostrato che il 45% dei cittadini britannici preferirebbero restare nell’UE, contro il 44% dei contrari e l’11% degli indecisi.
Sempre ieri il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha dichiarato che la crescita della zona euro sta riprendendo lo slancio ma l’incertezza persiste, in parte per via del voto di domani sulla Brexit.
Draghi ha aggiunto che la BCE resta pronta ad agire con tutti gli strumenti disponibili se necessario.
Intanto, il prezzo del greggio guadagna terreno in seguito ai dati di ieri dell’American Petroleum Institute che hanno mostrato un calo maggiore del previsto delle scorte statunitensi la scorsa settimana.
I titoli del settore energetico sono positivi dopo la notizia, con il gigante francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) su dello 0,51% e la norvegese Staoil ASA (OL:STL) schizza dell’1,31%, mentre l’italiana Eni (MI:ENI) è in calo dello 0,28%.
Al rialzo anche i titoli finanziari, con le francesi Societe Generale (PA:SOGN) e BNP Paribas (PA:BNPP) che balzano dell’1,16% e dell’1,29%, mentre in Germania Commerzbank (DE:CBKG) e Deutsche Bank (DE:DBKGn) schizzano dell’1,23% e dell’1,46%.
Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) ed Unicredit (MI:CRDI) salgono rispettivamente dello 0,10% e dello 0,56%, mentre le spagnole Banco Santander (MC:SAN) e BBVA (MC:BBVA) segnano +0,89% e +1,18%.
Intanto, Infineon AG (DE:IFXGn) balza dell’1,32% dopo la notizia che più della metà dei nuovi sistemi radar 77-GHz in tutto il mondo monteranno chip della compagnia tedesca entro la fine del 2016.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime sale dello 0,20% grazie ai guadagni dei titoli del settore minerario.
Bhp Billiton (LON:BLT) sale dello 0,83% e Rio Tinto (LON:RIO) segna +0,98%, mentre Glencore (LON:GLEN) balza dell’1,15% ed Anglo American (LON:AAL) segna un’impennata dell’1,76%.
Al rialzo anche i titoli del settore finanziario, con Barclays (LON:BARC) su dello 0,22% e Royal Bank of Scotland (LON:RBS) in salita dello 0,35%, mentre HSBC Holdings (LON:HSBA) e Lloyds Banking (LON:LLOY) salgono rispettivamente dello 0,48% e dello 0,57%.
Al ribasso, InterContinental Hotels Group PLC (LON:IHG) che registra un crollo dell’1,40% dopo che gli analisti di Goldman Sachs Group (NYSE:GS) hanno abbassato il rating sul titolo da “buy” a “neutral”.
Negativa anche SSE (LON:SSE), in calo dello 0,84% dopo che il regolatore energetico britannico Ofgem stamane ha dichiarato che le misure adottate dalla compagnia dovrebbero concentrarsi sui problemi del mercato delle connessioni elettriche.
La Ofgem lo scorso anno ha dato il via ad un’indagine per capire se il comportamento di SSE abbia impedito al mercato di connettere nuovi sviluppi alle reti di distribuzione elettrica di SSE.
Negli Stati Uniti, l’apertura dei mercati azionari passa da stabile a negativa. I futures Dow Jones Industrial Average salgono dello 0,01%, i futures S&P 500 sono in calo dello 0,04%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -0,09%.