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Borsa Milano in forte calo, male Diasorin, Stm, banche in recupero

Pubblicato 11.05.2021, 17:58
Aggiornato 11.05.2021, 18:00
© Reuters. L'ingresso principale della Borsa di Milano, il 10 dicembre 2012. REUTERS / Stefano Rellandini
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MILANO, 11 maggio (Reuters) - Indici in forte calo a Piazza Affari e, più in generale, su tutti mercati europei. A pesare, i timori per una ripresa dell'inflazione che negli Stati Uniti ha spinto gli investitori a forti vendite sul comparto tecnologico. A Wall Street il Nasdaq ha aperto in netto calo anche oggi, ma scendono anche gli altri indici, il Dow e S&P500, che sono comunque a un passo dai massimi storici.

"Parte tutto dagli Stati Uniti e si temono ripercussioni sulle trimestrali dei tecnologici e questo sta portando a scaricare le posizioni", osserva un trader.

Sull'obbligazionario italiano lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi è stabile a 110 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

Pesante Stmelectronics in flessione del 3,8% in sintonia con il settore tecnologico a livello europeo (-2,8%).

In deciso calo l'automotive, con Exor (MI:EXOR) (-3%), Stellantis (-3,2%), Cnh Industrial (MI:CNHI) (-4,3%). A livello europeo il comparto cede oltre il 2%.

In forte calo anche le utility e i titoli dell'energia, con in particolare Snam (MI:SRG) che perde lo 0,8%, Tenaris (MI:TENR)(-2,3%). Male A2A (MI:A2) che perde l'1,7%.

Fra i peggiori del listino Diasorin (MI:DIAS), che arretra del 4,2%. Un trader cita il ribasso generalizzato dei farmaceutici a seguito dell'annuncio del presidente Usa Joe Biden di un piano per sospendere i diritti sui vaccini anti Covid. In particolare Diasorin risente della campagna vaccinale in corso che porterà a una progressiva riduzione dei test molecolari per individuare la presenza del virus.

Perdite decisamente più contenute per i titoli finanziari, molti con il segno positivo. Nel listino principale, Banco Bpm (MI:BAMI)(+1,4%) e Bper (MI:EMII)(+1%) corroborate anche dalle dichiarazioni del Ceo di Mediobanca (MI:MDBI), Alberto Nagel, secondo cui nei primi 12 mesi ci saranno altre operazioni di "m&a". Ben raccolta anche Unicredit (MI:CRDI)(+0,9%), mentre resta al palo Intesa (MI:ISP) San Paolo(-0,8%). Mpsperde l'1,3%.

© Reuters. L'ingresso principale della Borsa di Milano, il 10 dicembre 2012. REUTERS / Stefano Rellandini

Fuori dal paniere, Cir sale dell'1,9% a 0,514 euro dopo l'annuncio di un'Opa volontaria parziale su azioni proprie a 0,51 euro per azione.

I risultati del primo trimestre che vedono un miglioramento dei margini premiano Saras (MI:SRS) che sale del 2,5%.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)

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