SHANGHAI (Reuters) - L'azionario cinese ha chiuso in ribasso, registrando tuttavia dei guadagni a livello mensile, sostenuto dai settori tradizionali, dopo ulteriori dati che hanno mostrato una continua ripresa nella seconda economia mondiale sullo sfondo della pandemia di Covid-19.
L'indice blue chip CSI300 è sceso dello 0,4%, a 4.960,25, mentre lo Shanghai Composite è scivolato dello 0,5% a 3.391,76, cancellando i guadagni iniziali dopo i realizzi degli investitori.
Il sentiment è stato influenzato dai timori per le tensioni sino-statunitensi.
L'amministrazione Trump è in procinto di aggiungere il principale produttore di chip cinese Smic e il produttore offshore nazionale di petrolio e gas Cnooc alla black list di presunte società militari cinesi, secondo un documento e diverse fonti.
Su perimetro mensile, il CSI300 ha guadagnato il 5,6%, mentre il SSEC ha aggiunto il 5,2%, registrando entrambi i massimi mensili da luglio.
A registrare la performance migliore del mese è stato l'indice Shanghai SE50, che include i 50 titoli tradizionali più rappresentativi della Borsa di Shanghai, con un rally del 5,8%.
L'attività manifatturiera cinese si è espansa al ritmo più veloce in più di tre anni a novembre, mentre anche la crescita nel settore dei servizi ha raggiunto un picco pluriennale, con l'intensificarsi della ripresa economica del Paese dall'epidemia.
L'indice Hang Seng di Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2,1%, a 26.341,49 punti.
((Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Cristina Carlevaro, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614))