SHANGHAI (Reuters) - L'azionario cinese ha chiuso in leggero rialzo registrando il terzo guadagno settimanale consecutivo, sostenuto dai dati che segnalano la ripresa della seconda economia mondiale, sebbene il rally sia stato frenato dall'escalation delle tensioni sino-statunitensi.
L'indice blue chip CSI300 è salito dello 0,2% chiudendo a 5.065,92, mentre lo Shanghai Composite Index è avanzato dello 0,1%, a 3.444,58.
Per la settimana, il CSI300 si è rafforzato dell'1,7%, mentre l'SSEC è salito dell'1,1%, registrando entrambi la terza settimana di guadagni consecutivi.
Si prevede che le esportazioni e le importazioni cinesi aumenteranno a un ritmo più rapido a novembre, sostenute dalla forte domanda e dalle interruzioni all'attività nelle fabbriche di altri Paesi legate al coronavirus, secondo un sondaggio Reuters.
Le esportazioni dovrebbero aumentare del 12% rispetto all'anno precedente, secondo la stima mediana di 24 economisti, accelerando da un aumento dell'11,4% di ottobre.
Secondo gli analisti, oltre alle speranze di ripresa, le valutazioni basse sono state un fattore chiave in quanto gli investitori sono passati alle azioni dei settori tradizionali.
Tuttavia, le tensioni sino-statunitensi hanno continuato a pesare sul mercato.
I media statali cinesi hanno avvertito che alcuni danni ai legami tra i due Paesi sono "irreparabili" dopo la nuova ondata di misure contro la Cina da parte dell'amministrazione Trump.
L'indice Hang Seng di Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 26.835,92.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)