(Reuters) - I titoli nipponici hanno subito un duro colpo oggi, con l'indice di riferimento Nikkei che ha chiuso a -2%, dopo che l'ultimo aggiornamento sugli occupati negli Stati Uniti ha offerto nuove prove del fatto che la guerra commerciale con la Cina stia mettendo a dura prova l'economia statunitense.
Washington ha aumentato la preoccupazione degli investitori aprendo un nuovo fronte in Europa nella sua guerra commerciale e deprimendo il Nikkei ai minimi dal 9 settembre in chiusura. Anche il più ampio Topix, che ha chiuso a -1,7%, ha toccato il minimo di tre settimane.
"Anche se l'impatto diretto (della minaccia dei dazi Usa) sulle azioni giapponesi dovrebbe essere limitato, i mercati lo vedono come una possibile virata verso un ulteriore protezionismo, che sarebbe dannoso per l'economia globale", ha affermato Masayuki Kubota, chief strategist di Rakuten Securities.
I dati di ieri hanno mostrato che in Usa le assunzioni nel settore privato hanno subito un rallentamento a settembre, altro segnale preoccupante dopo i dati di martedì che mostravano la maggiore contrazione in più di un decennio dell'attività industriale negli Stati Uniti.
Mentre tutti i 33 sottoindici settoriali della borsa di Tokyo sono finiti in territorio negativo, i ciclici hanno accusato le maggiori perdite, con il comparto minerario in calo del 3,7% e i produttori di componenti per mezzi di trasporto che hanno perso il 2,5%.
Tra i produttori du automobili, Toyota è scivolata del 2,5% mentre Suzuki (T:7269) ha perso il 4,0% e Nissan il 2,6%.
Fast Retailing è crollata del 3,9% dopo che la società ha dichiarato che le vendite su base omogenea sono diminuite del 4,2% a settembre rispetto all'anno precedente.
In controtendenza, Nitori Holdings ha chiuso in positivo a +2,2% dopo aver dichiarato che le vendite sono aumentate del 6,6% a 321,6 miliardi di yen nel periodo marzo-agosto.