Investing.com - Aprono al ribasso le borse europee questo venerdì, dopo la pubblicazione dei report misti sul settore dei servizi e su quello manifatturiero in Francia e Germania che hanno fatto passare in secondo piano i commenti del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi.
Nella mattinata degli scambi europei, l’EURO STOXX 50 scende dello 0,31%, il francese CAC 40 segna -0,36%, mentre il tedesco DAX 30 è in calo dello 0,24%.
Secondo i dati, l’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero tedesco è salito a 51,9 ad aprile da 50,7 del mese precedente, ben al di sopra della lettura di 51,0 prevista.
Tuttavia, l’indice PMI per il settore dei servizi tedesco è sceso a 54,9 questo mese da 55,1 di marzo, rispetto alle previsioni di un aumento a 55,2.
Secondo Markit, l’indice PMI per il settore manifatturiero in Francia ha visto un calo a 48,3 ad aprile da 49,6 del mese precedente, deludendo le aspettative di un aumento a 49,8.
L’indice PMI per il settore dei servizi francese è salito a 50,8 questo mese da 49,9 di marzo, al di sopra della previsione di 50,2.
I dati seguono di un giorno le dichiarazioni del Presidente della BCE Draghi secondo cui la banca è pronta ad utilizzare “tutti gli strumenti disponibili”, inclusi ulteriori tagli dei tassi di interesse per garantire che il tasso di inflazione torni vicino all’obiettivo.
La BCE ha deciso di mantenere il tasso di interesse di riferimento al minimo storico di zero, come previsto.
Al rialzo i titoli finanziari, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) su dello 0,61% e dell’1,31%, mentre in Germania Commerzbank (DE:CBKG) e Deutsche Bank (DE:DBKGn) schizzano dell’1,44% e dell’1,76%.
Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) ed Unicredit (MI:CRDI) sono in salita rispettivamente dello 0,86% e dell’1,25%, mentre le spagnole BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) salgono dello 0,05% e dello 0,23%.
Al ribasso Volkswagen (DE:VOWG_p), con un crollo del 2,38% tra le voci che la casa automobilistica ieri avrebbe raggiunto un accordo con la class action dei querelanti statunitensi per mettere fine alla causa sullo scandalo delle emissioni diesel negli Stati Uniti.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime scende dello 0,57%, per le perdite nel settore minerario.
Antofagasta (LON:ANTO) crolla dell’1,69% e Glencore (LON:GLEN) segna un crollo dell’1,78%, mentre Anglo American (LON:AAL) e Rio Tinto (LON:RIO) registrano rispettivamente -2,29% e -2,31%.
Negativi anche i titoli del settore finanziario, con Barclays (LON:BARC) giù dello 0,01% e Lloyds Banking (LON:LLOY) in calo dello 0,10%, mentre HSBC Holdings (LON:HSBA) segna -0,42%. Al rialzo invece Royal Bank of Scotland (LON:RBS), che sale dello 0,39%.
Intanto, Barratt Developments PLC (LON:BDEV) balza dell’1,18% e J Sainsbury PLC (LON:SBRY) schizza dell’1,42% dopo che Deutsche Bank ha confermato il rating “buy” per il primo ed ha alzato a “buy” il rating del secondo.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari passano da stabili a positivi. I futures Dow Jones Industrial Average sono in salita dello 0,05%, i futures S&P 500 segnano +0,10%, mentre i futures Nasdaq 100 scendono dello 0,09%.