Di Geoffrey Smith
Investing.com - Non basta che il Presidente Donald Trump metta i bastoni fra le ruote al tuo principale rivale: il successo va guadagnato.
Sembra essere questo il succo dell’ultimo report sugli utili trimestrali di Ericsson.
Il produttore svedese di attrezzature di telecomunicazioni è stato uno dei principali beneficiari della decisione del governo USA di prendere di mira Huawei nell’ambito dei tentativi per contenere la crescente influenza cinese sui commerci e sulla tecnologia mondiali. Il titolo è schizzato dell’80% nei 12 mesi terminati ad aprile, man mano che i problemi del rivale cinese con Washington si intensificavano.
Tuttavia, Ericsson (BS:ERICAs) è crollato del 5,9% negli scambi di questa mattina a Stoccolma quando ha avvertito che ci vorrà un grosso colpo sui margini lordi per riconquistare la partecipazione di mercato, sebbene abbia avuto un impatto positivo su una prospettiva a lungo termine dominata dal lancio globale della tecnologia 5G.
Per fare un paragone, l’indice di riferimento locale è sceso dello 0,4%, mentre l’indice Stoxx 600 è sceso di meno dello 0,1%, consolidando i guadagni segnati nella prima metà della settimana. L’indice FTSE 100 è in calo dello 0,2% tra i timori politici, mentre il tedesco Dax va giù dello 0,1%.
“I contratti strategici per le reti, con margini inizialmente bassi, siglati per rafforzare la posizione di mercato, avranno un impatto negativo sui margini lordi”, spiega la compagnia. Ha aggiunto che “l’impatto negativo dovrebbe aumentare nel secondo semestre del 2019” ma non metterà a rischio il margine obiettivo del 2020, l’anno in cui prevede che i suoi investimenti nel 5G comincino a dare frutti più visibili.
Ericsson ha inoltre avvertito che il passaggio a vendite più basate sui servizi in Nord America aggiungerà ulteriori pressioni sui margini, seppur gradualmente.
Gli avvertimenti sembrano pesare anche sui suoi principali rivali europei. Il titolo di Nokia (HE:NOKIA) (che non si è ripreso neanche lontanamente quanto Ericsson dalle notizie su Huawei) crolla dell’1,4%.
Ericsson è comunque riuscita a riportare un deciso cambiamento dei profitti, con entrate nette di 1,8 miliardi di corone svedesi (192 milioni di dollari), lasciandosi alle spalle i costi delle precedenti ristrutturazioni. Ha anche abbassato le previsioni sui costi di ristrutturazione futuri di un miliardo di corone.