Di Geoffrey Smith
Investing.com - Il Presidente Donald Trump può anche riporre la propria fede nei dazi come strumento per il bene, ma la più grande acciaieria al mondo non la pensa proprio così.
Il titolo di ArcelorMittal SA (AS:MT) è crollato del 4,5% nei primi scambi di questo giovedì, dopo che la compagnia ha annunciato utili più deboli del previsto ed ha tagliato le previsioni sulla domanda di acciaio al di fuori della Cina quest’anno. Ne attribuisce la colpa al rallentamento economico globale ed all’aumento dei costi di produzione, soprattutto per un mercato del minerale di ferro che soffre per le difficoltà delle forniture in Brasile ed Australia.
L’avvertimento di ArcelorMittal si inserisce nella generale atmosfera cupa e tenebrosa che domina in Europa questa mattina, tra i timori che lo scontro commerciale USA-Cina sia sul punto di peggiorare. Stamane Pechino ha minacciato un contrattacco se gli Stati Uniti dovessero effettivamente applicare l’aumento dei dazi sulle importazioni dalla Cina a partire da domani. Per gli analisti, lo scontro commerciale rappresenta uno dei principali rischi per l’economia globale sul breve termine.
Alle 04:15 ET (08:15 GMT), l’indice di riferimento Euro Stoxx 600 scende di 4,12 punti, o dell’1,2%, a 378,36, il minimo di sei settimane. Il francese CAC 40 segna la performance peggiore, con un crollo dell’1,5%, soprattutto visto il peso al suo interno di ArcelorMittal. Il tedesco Dax segna -1,0%, mentre il britannico FTSE 100 scende di solo lo 0,6%.
All’inizio della settimana, ArcelorMittal ha annunciato che chiuderà “temporaneamente” gli impianti in Polonia e Spagna, soprattutto perché i “dazi di salvaguardia” del 25% della Commissione Europea, imposti a febbraio, non sono riusciti a frenare un aumento delle importazioni in UE.
L’unica nota positiva sui mercati globali, secondo l’Amministratore Delegato Lakshmi Mittal, resta la Cina, dove i programmi di stimolo governativi introdotti all’inizio dell’anno hanno supportato i prezzi.
“Sebbene siamo in qualche modo incoraggiati dal contesto di prezzi più stabile in Cina, ciò non viene rispecchiato in Europa”, ha affermato Mittal alla pubblicazione dei deboli risultati del primo trimestre.
I ricavi di ArcelorMittal sono rimasti invariati a 19,2 miliardi di dollari, con le vendite del suo minerale di ferro che hanno controbilanciato i prezzi bassi per l’acciaio finito. Ma gli utili delle operazioni base (in EBITDA) sono crollati del 15% a 1,65 miliardi di dollari, al di sotto delle stime.