Di Alessandro Albano
Investing.com - Dopo i giorni bui all'indomani dei conti 2021 e del piano industriale, Telecom Italia (MI:TLIT) prova a ritrovare forza sul mercato guadagnando il 6,4% ad euro 0,293, ancora lontana di circa 21 centesimi dall'offerta del fondo KKR pari ad euro 0,505 presentata ancora lo scorso dicembre.
Ed è proprio la "manifestazione d'interesse" del fondo di private equity americano che sarà sul tavolo del cda straordinario convocato per il primo pomeriggio di questa domenica 13 marzo, dopo svariate settimane di silenzio in cui il titolo dell'ex monopolista di stato ha trovato anche i nuovi minimi storici.
Il piano di KKR, che già possiede il 37,5% di FiberCop (rete secondaria di Tim) prevede lo scorporo della rete e un successivo delisting del gruppo da Piazza Affari, con equity value (escluso debito) di circa 11 miliardi di euro. Un piano che non si discosta molto da quello presentato 'ufficialmente' al board lo scorso 2 marzo dall'Ad Labriola ed appoggiato largamente dagli azionisti Cdp e Vivendi (PA:VIV).
Salvo la questione Opa, anche il nuovo piano industriale 2024 include lo spin off delle attività e spiana la strada per un'integrazione delle reti con OpenFiber, anch'essa in mano a Cdp e al fondo australiano Macquarie (ASX:MQG) dopo la cessione da parte di Enel (MI:ENEI).
Il mercato ha apprezzato molto l'interesse degli americani per l'ex monopolista tanto che dopo la presentazioni dell'offerta "amichevole" non depositata ancora alla Consob, il titolo ha toccato i massimi 2021 salvo poi ricacciare fino ai minimi storici dello scorso 3 marzo sia per la delusione dei conti sia per l'incertezza intorno all'offerta.
Da come si è esposta la società nel comunicato post cda, il comitato ad hoc guidato dal presidente Salvatore Rossi ha di fatto terminato il proprio lavoro valutando nei minimi dettagli la proposta di KKR. “Gli advisor finanziari e legali del consiglio di amministrazione - ha scritto Tim - hanno ricevuto tutti gli elementi rilevanti e necessari per valutare la manifestazione d’interesse indicativa e non vincolante di Kkr. Questa analisi sarà conclusa rapidamente. Una volta completata, il consiglio si riunirà per valutare le determinazioni di competenza e decidere i passi successivi in merito”.
Comunque vada, il mercato è ansioso di certezze e vuole avere un'indicazione chiara sul dossier dopo mesi di silenzio. Secondo Giacomo Saver, direttore e fondatore di Segreti Bancari, "dall’inizio dell’anno Telecom (MI:TLIT) ha perso oltre il 35%. Non è una novità per la società registrare violente scosse al ribasso. Se in questo mondo, però, nulla è per sempre, viene da chiedersi se prima o poi le quotazioni si risolleveranno (anche solo sul breve periodo)".
"Non considero la compagnia di telecomunicazioni (per adesso) una società buy and hold da detenere con serenità in portafoglio, ma sicuramente la posizione tecnica e ciclica attuale aumentano le change di generare un’operazione “mordi e fuggi” profittevole", ha scritto l'esperto su Investing.com.