GENOVA (Reuters) - Centinaia di operai lavorano giorno e notte da mesi, come api in un enorme alveare fatto di cavi, tubi e piloni di cemento. Venti cantieri sono all'opera in contemporanea per completare il nuovo ponte di Genova entro l'estate.
Il nuovo viadotto è cruciale per ristabilire un collegamento efficiente tra Genova, il suo porto, e la Francia, ma non si tratta solo di viabilità.
Il 14 agosto 2018 il crollo del viadotto sul Polcevera provocò 43 morti, suscitando orrore e polemiche sullo stato delle infrastrutture e sulla gestione di Autostrade per l'Italia, parte del gruppo Atlantia (MI:ATL).
Gli uomini di Salini Impregilo (MI:SALI) e di Fincantieri (MI:FCT), che lavorano attraverso la joint-venture PerGenova, vogliono dimostrare che la città è stata capace di reagire e che il settore può realizzare grandi progetti rapidamente.
"Questo è il cantiere che non dorme mai", dice Nicola Meistro, direttore operativo di Salini Impregilo.
Il nuovo viadotto costerà 202 milioni di euro, spese per la demolizione del vecchio esclusi, dice Meistro.
Con 16 piloni, sui 18 previsti, già in piedi, più di metà del lavoro è già stata effettuata.
"Il completamento del ponte è previsto prima dell'estate 2020, quindi stiamo facendo ogni sforzo possibile per rispettare questa scadenza", ha detto Stefano Mosconi, direttore dei lavori presso il cantiere.
Sono stati usati intorno ai 700.000 metri cubi di cemento per la costruzione del viadotto, che si estende sulla valle per circa un chilometro.
Sicurezza e durata sono elementi centrali nel progetto, così come gli aspetti ambientali. Il ponte sarà autosufficiente a livello energetico, con pannelli solari che forniranno elettricità per l'impianto d'illuminazione.
"Siamo convinti che questo possa segnare l'inizio di una svolta per il nostro settore, un punto di svolta per il paese", ha detto Meistro.