Market Brief
Il nervosismo dei politici europei e le crescenti incertezze sul futuro della Grecia attireranno anche questa settimana tutta l’attenzione del mercato perché la “scadenza FMI” si avvicina rapidamente. Pare, tuttavia, che i mercati non considerino più un default della Grecia negativo per l’Eurozona. L’elevato livello d’incertezza generato dalla situazione greca pesa sull’umore degli investitori e i mercati sono stanchi di questo processo negoziale senza fine. L’EUR/USD da venerdì è di nuovo in rialzo e stamattina i futures sui listini azionari europei sono positivi, anche se non è stato raggiunto un accordo fra la Grecia e i suoi creditori. L’indice Euro Stoxx 50 è in rialzo del 2,29%, il DAX dell’1,88% e il CAC 40 del 2,50%. L’EUR/USD testa la forte resistenza a 1,14 mentre gli operatori attendono gli sviluppi sulle “ultime” proposte del governo greco ai funzionari UE. Venerdì il rapporto brasiliano sull’inflazione di metà mese ha sorpreso i mercati al rialzo, attestandosi all’8,80% a/a, a fronte dell’8,64% previsto, o allo 0,99% contro il previsto 0,85% su base mensile. Il real (BRL) ha reagito negativamente alla notizia, l’USD/BRL ha acquisito slancio, cancellando le perdite della seduta precedente e risalendo a 3,0980. Il rapporto trimestrale sull’inflazione della BCB, in uscita mercoledì, farà luce sulle previsioni d’inflazione e quindi sugli sviluppi della politica monetaria brasiliana. In Asia, oggi i mercati cinesi sono chiusi per la festività delle barche drago. In Giappone, il Nikkei guadagna l’1,26%, a 20.428 punti, e il Kospi sudcoreano è in rialzo dello 0,40%. A Hong Kong, l’Hang Seng sale dello 0,41%. L’USD/JPY avrà bisogno di nuovi stimoli per violare il forte supporto a 122,50. L’IPC nazionale di maggio e le prime stime sull’inflazione di giugno in Giappone saranno rese note venerdì. Mercoledì saranno pubblicati anche i verbali della riunione della BoJ del 21-22 maggio. Dopo una settimana relativamente tranquilla sul fronte dei dati USA, quella che si apre oggi sarà ricca di appuntamenti. Iniziamo oggi con le vendite di case esistenti di maggio, previste in crescita, al 4,8% m/m, a quota 5,28 milioni. Martedì saranno pubblicati i dati sugli ordinativi di beni durevoli e le vendite di nuove abitazioni di maggio e il PMI manifatturiero preliminare di Markit riferito a giugno. Mercoledì saranno rese note le cifre definitive sul PIL del primo trimestre, mentre redditi e spese personali, stime PMI composito e servizi di Markit saranno pubblicati giovedì. La settimana si chiuderà con la pubblicazione, venerdì, della lettura finale dell’indice sul sentiment del Michigan riferito a giugno. In Canada l’IPC di maggio pubblicato venerdì ha sorpreso i mercati al rialzo, attestandosi allo 0,9% a/a a fronte dello 0,8% previsto, mentre l’IPC di fondo si è attestato al 2,2% a/a contro il 2,1% previsto. D’altro canto, le vendite al dettaglio di aprile hanno deluso le attese, al -0,1% m/m contro lo 0,7% previsto; da segnalare che le vendite di automobili hanno evitato un rilevamento più basso. Le vendite al dettaglio escluse le auto si sono attestate al -0,6% m/m a fronte dello 0,3% previsto. L’USD/CAD da allora è calato leggermente e al momento staziona sul supporto a 1,2242, che corrisponde al 50% di Fibonacci (sul rally di maggio-giugno). Sul lato discendente, un supporto staziona a 1,2166 (61,8% di Fibonacci) mentre si osserva una resistenza intorno a 1,2360 (massimo precedente). Oggi gli operatori monitoreranno l’indice sull’attività nazionale della Fed di Chicago e le vendite di abitazioni esistenti di maggio negli USA; la bilancia delle partite correnti e gli investimenti esteri diretti di maggio, le entrate fiscali e la bilancia commerciale settimanale in Brasile; l’indice flash sulla fiducia dei consumatori di giugno nell’Eurozona.
Arnaud Masset, Market Strategist,
Swissquote Europe Ltd