Market Brief
Il mese di aprile è stato una delusione. Nonostante i dati incoraggianti sul settore immobiliare di martedì, tutti gli altri indicatori puntano a un ritardo nella ripresa economica; inoltre, il sondaggio della Fed di Philadelphia (6,7 contro gli 8 punti previsti) fa aumentare l’incertezza sull’attività economica di maggio. Ciò nonostante, servirà di più per risvegliare gli orsi del dollaro; l’EUR/USD, infatti, non sta reagendo granché alle notizie negative dagli USA e negli ultimi due giorni si è mosso lateralmente. La coppia ha trovato un forte supporto a 1,1105, livello che corrisponde al 38,2% di Fibonacci (sul rally da aprile 2013 a maggio 2015) e aspetterà sicuramente i dati dagli USA della prossima settimana per fare un tentativo poiché prevediamo che l’IPC in uscita oggi continuerà a essere basso. La presidente della Fed Yellen, però, parlerà alle 17:00 GMT e avrà un’altra opportunità di guidare i mercati. Per quanto riguarda l’azionario, quasi quotidianamente l’S&P 500 fa registrare nuovi record. A New York, l’indice delle blue chip ieri ha chiuso a un massimo storico pari a 2.130,8 punti, in rialzo dello 0,23% durante la seduta, perché si esclude un rialzo del tasso a giugno. Il Dow Jones ha chiuso piatto mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,37%. In Asia, il Composite di Shanghai chiuderà sicuramente in territorio positivo – per la quarta seduta di fila – in rialzo del 2,45% a 4.650,5 punti. L’Hang Seng di Hong Kong segue a ruota e guadagna l’1,56%. Il Nikkei segna un +0,30% dopo che la Banca del Giappone ha mantenuto invariati gli stimoli monetari a 80 mila miliardi di yen all’anno. L’USD/JPY scende gradualmente, avvicinandosi al supporto a 120,61 (61,8% di Fibonacci sulla svalutazione di marzo). Spostandoci un po’ più a sud, l’azionario australiano annaspa, a +0,04%. L’AUD/USD sta testando la resistenza a 0,7930 costituita dal 38,2% del ritracciamento di Fibonacci sul rally da aprile 2013 a maggio 2014. Ieri l’AUD è rimbalzato sul supporto inferiore a 0,7858, dopo non essere riuscito a scendere oltre. Sul lato ascendente, la prossima resistenza staziona a 0,8028 (minimi multipli). Nel Regno Unito, le vendite al dettaglio di aprile hanno superato notevolmente le attese, balzando dell’1,2% m/m, a fronte del +0,2% stimato dagli economisti. Il cable ha accolto la notizia con favore, guadagnando un centesimo e stabilizzandosi intorno a 1,5660 a Tokyo. La coppia GBP/USD si trova quindi leggermente sotto il punto mediano del canale di trend ascendente orario e dovrebbe trovare supporto a 1,56. Sul lungo termine, la sterlina ha infranto con successo la media mobile a 200 giorni e la resistenza a 1,5569 (38,2% di Fibonacci sulla svalutazione da luglio 2014 ad aprile 2015), e ciò indica che il cable sta acquisendo momentum. L’EUR/GBP ha violato il forte supporto a 0,7120 (minimi multipli) e ora sta cercando di invalidare quella violazione. Se non ci riuscisse, si aprirebbe la strada verso il prossimo supporto a 0,7014. Altrove in Europa, un’ora fa è stata resa nota la stima preliminare sul PIL tedesco del primo trimestre, che, come da attese, si è attestato allo 0,3% t/t. Nella preseduta i futures sui listini azionari europei sono contrastati con il Footsie a -0,08%, il DAX a -0,03%, l’Euro Stoxx 50 a +0,08% e l’SMI a -0,14%. L’USD/CHF non è riuscito a violare la resistenza costituita dai massimi d’inizio maggio e sta gradualmente calando. L’EUR/CHF ha compiuto un rimbalzo dal minimo della sua fascia intorno a 1,04. Oggi gli operatori monitoreranno i dati IFO in Germania, gli ordini industriali e le vendite al dettaglio in Italia, l’IPC e il discorso della presidente della Fed Yellen negli USA e l’IPC in Canada.
Arnaud Masset, Market Strategist,
Swissquote Europe Ltd