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I mercati festeggiano l'accordo sulla Brexit

Pubblicato 17.10.2019, 13:44
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

La questione Brexit in questi ultimi giorni ha guidato la propensione al rischio da pochi bassi e molti alti, basti osservare l’andamento dello yen e la sottoperformance del dollaro USA. E’ notizia di pochi minuti fa che l’Europa e il Regno Unito sarebbero arrivati all’accordo, nonostante il DUP abbia fatto sapere di non supportare questo nuovo accord. Sebbene i rendimenti di Gilt e Bund siano stati più alti, i rendimenti dei Treasury hanno avuto difficoltà. Un preoccupante calo delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti è certamente qualcosa che potrebbe condizionare gli operatori obbligazionari, ricordiamoci che i consumatori USA sono coloro che hanno guidato la crescita economica degli Stati Uniti.

Ieri Wall Street ha vissuto una sessione relativamente tranquilla, con un lieve calo dell'S&P 500 (NYSE:SPY) del -0,2% a 2990 punti. I futures statunitensi, dopo un'avvio all’insegna della cautela hanno iniziato a spingere sulla notizia dell’accordo Brexit, così come ilDAX. I mercati asiatici sono stati contrastanti, con Nikkei e Shanghai Composite quasi piatti. Nel forex stiamo osservando una nuova spinta della sterlina, anche se dopo le dichiarazioni del DUP c’è stata una brusca frenata, mentre l’AUD è una delle valute più in forma dopo che i numeri sulla disoccupazione australiana hanno evidenziato un calo al di sotto del previsto (5,2% il dato rilasciato contro il 5,3% atteso).

Il calendario economico europeo era incentrato sui dati relative alle vendite al dettaglio UK, dati che hanno fatto registrare un miglioramento sulle vendite escluse le auto. Per quanto riguarda i movers statunitensi avremo anzitutto l'indice Philly Fed Business, che dovrebbe tornare a +8 (da +12 ad agosto). Ci saranno anche i permessi di costruzione che dovrebbero ridursi a 1,32 milioni a settembre (da 1,42 milioni ad agosto) e gli alloggi residenziali dovrebbero scendere a 1,32 (da 1,36 ad agosto). Le richieste settimanali di disoccupazione dovrebbero rimanere intorno ai livelli recenti, con 215.000 unità (leggermente al di sopra delle 210.000 unità della scorsa settimana). Infine le scorte di petrolio, con il greggio che dovrebbe far registrare un incremento pari a + 2,7 milioni di barili (2,9 milioni di barili la scorsa settimana), distillati in calo di -2,2 milioni di barili (da -3,9 milioni barili la scorsa settimana) e scorte di benzina in calo di -1,4 milioni di barili (-1,2 milioni di barili la scorsa settimana).

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Infine parleranno anche alcuni membri della Fed, ovvero Michelle Bowman (membro votante, considerate falco), Charles Evans (votante e considerato colomba) e John Williams.

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