Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 12 aprile:
1. JP Morgan darà il via alla stagione degli utili del primo trimestre
Sebbene alcune compagnie abbiano già pubblicato i dati, JP Morgan (NYSE:JPM) darà il via in modo non ufficiale alla stagione degli utili del primo trimestre oggi alle 7:00 ET (11:00 GMT).
La componente del Dow nonché principale banca USA per asset dovrebbe guadagnare 2,36 dollari ad azione sul trimestre con ricavi di 28,5 miliardi di dollari.
Gli investitori seguiranno il report con attenzione per capire se gli utili deludenti dell’ultimo trimestre del 2018 siano stati solo un inciampo o l’inizio di un trend; il report di JPM, che sarà seguito da quelli di Wells Fargo e PNC Financial (NYSE:PNC) potrebbe decidere l’umore della stagione degli utili.
In generale, ci si aspetta una delusione in questa stagione. FactSet prevede che gli utili delle compagnie dell’indice S&P 500 crollino del 4,2%, il primo calo annuo dal secondo trimestre del 2016.
2. Borse positive in attesa degli utili delle banche
Malgrado una chiusura pressoché invariata nella seduta precedente, i future USA registrano modesti rialzi, suggerendo aspettative positive per gli utili delle banche. Alle 5:32 ET (9:32 GMT) i future Dow blue chip salgono di 159 punti, o dello 0,6%, i future S&P 500 vanno su di 11 punti, o dello 0,4% mentre i future Nasdaq 100 salgono di 29 punti, o dello 0,4%.
Nel frattempo, sui mercati azionari europei regna la cautela. L’indice paneuropeo STOXX 600 è in territorio negativo, anche se pressoché invariato, negli scambi di mezzogiorno della regione.
I mercati azionari asiatici hanno visto un andamento misto, soprattutto in Cina. Anche se l’indice Shanghai Composite ha chiuso la seduta in modo stabile, ha registrato la settimana peggiore finora quest’anno.
3. Previsto indebolimento della fiducia dei consumatori USA
Oltre ai risultati delle compagnie, lo stato di salute della fiducia dei consumatori USA sarà al centro del calendario economico di oggi.
Alle 10:00 ET (14:00 GMT), l’Università del Michigan rilascerà la lettura preliminare sul sentimento dei consumatori di aprile.
L’indice sul sentimento dei consumatori del Michigan dovrebbe scendere a 98,1, in seguito a due mesi consecutivi con rialzi superiori alle attese, secondo le previsioni degli economisti raccolte da Investing.com.
Anche la componente delle aspettative dei consumatori dovrebbe scendere, segnando 88,5.
4. Il greggio si avvia a segnare la serie di settimane in salita migliore dal 2016
I tori sono tornati sul greggio questo venerdì, spingendo l’impennata alla serie migliore in quasi due anni, dopo che l’incertezza per le prospettive economiche aveva indebolito il rimbalzo nella seduta precedente.
I future del greggio USA schizzano di 86 centesimi, o dell’1,4%, a 64,44 dollari alle 5:36 ET (9:36 GMT), mentre il greggio Brent va su di 72 centesimi, o dell’1,0%, a 71,55 dollari.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia ieri ha avvertito che “vi è una divergenza di opinioni straordinariamente ampia su quanto sarà forte la crescita” nel 2019, alimentando i timori per l’impatto sulla domanda di greggio.
Il greggio West Texas Intermediate ha chiuso la seduta precedente con un crollo dell’1,6%, tra i tagli alla produzione OPEC e le sanzioni USA contro Iran e Venezuela che hanno spinto il prezzo di oltre il 40% quest’anno.
Malgrado l’inciampo di ieri, il greggio USA si avvia a segnare un rimbalzo settimanale di quasi il 2% in quella che sarà la serie settimanale di rialzi più lunga dal 2016.
Sotto i riflettori anche i dati di Baker Hughes sul numero degli impianti di trivellazione USA attivi a livello settimanale, un indicatore della produzione futura, previsti alle 13:00 ET (17:00 GMT).
La lettura della scorsa settimana ha mostrato che le compagnie energetiche hanno aumentato il numero di impianti attivi negli Stati Uniti, riprendendosi dal minimo di quasi un anno ed interrompendo la serie di sei cali consecutivi.
5. Le importazioni cinesi dagli Stati Uniti crollano del 28%
Mentre i mercati seguivano gli sviluppi delle trattative commerciali tra le due principali economie mondiali, la Cina ha pubblicato dati commerciali misti sul primo trimestre questa mattina.
Le esportazioni sono rimbalzate al massimo di cinque mesi a marzo, battendo le aspettative e facendo tirare un sospiro di sollievo per le prospettive della ripresa economica.
Allo stesso tempo, però, le importazioni sono crollate più del previsto, scendendo per il quarto mese di fila e confermando il calo del dicembre scorso.
Analizzando i dati, il Dipartimento della dogana cinese ha reso noto che i commerci totali del paese con gli Stati Uniti sono crollati dell’11% nel primo trimestre, trainati dal tonfo del 28% delle importazioni dall’America.
Nel mese di marzo, le importazioni cinesi dagli USA hanno visto un crollo del 21%, mentre gli esportatori cinesi hanno inviato il 10,6% in più dei loro prodotti a clienti americani. Sebbene alcuni analisti abbiano sottolineato che le esportazioni cinesi potrebbero essere state influenzate dalla stagionalità, i dati danno l’impressione che l’attuale stato dei commerci possa non risultare a favore degli Stati Uniti.
Mentre procedono le trattative, Washington e Pechino hanno concordato un metodo per gestire l’eventuale accordo commerciale che si raggiungerà, una delle principali richieste dell’America, secondo quanto reso noto mercoledì dal Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin.