Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Pubblicato 02.10.2018, 11:58
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì
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Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 2 ottobre:

1. Persistono i timori per la politica italiana

L’apprensione degli investitori per l’Italia persiste questo martedì, dopo che Claudio Borghi, presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, secondo cui l’Italia avrebbe già risolto i suoi problemi fiscali se avesse avuto una valuta propria.

Le sue parole hanno fatto salire il rendimento dei bond italiani a 10 anni al 3,41%, il massimo dal marzo 2014, scatenando i timori di un effetto contagio sugli altri settori europei.

La scorsa settimana, il governo italiano ha annunciato un deficit di bilancio per aumentare le spese e ridurre le tasse che farebbe però superare il limite di debito in violazione delle norme del bilancio dell’Unione Europea. La Commissione Europea probabilmente respingerà il bilancio proposto dall’Italia.

I funzionari UE hanno avvertito che il piano per prendere in prestito miliardi di euro in più per finanziare le promesse di spesa potrebbe far ricadere in crisi il blocco. Il vice Primo Ministro Luigi Di Maio ha affermato che l’Italia non cambierà gli obiettivi sul deficit di bilancio.

2. Prezzo del greggio USA al massimo di 4 anni

I prezzi del greggio USA toccano il massimo dal novembre 2014 nei timori per l’incombente crisi delle scorte una volta entrate in vigore le nuove sanzioni USA contro l’Iran il mese prossimo.

Il prezzo del greggio USA segna il massimo di 75,91 dollari al barile per poi attestarsi a 75,30 dollari, dopo l’impennata del 2,67% della seduta precedente.

I future del greggio Brent scambiati sulla borsa di Londra scendono dello 0,46% a 84,62 dollari al barile, allontanandosi dal massimo della notte di 85,33 dollari, il massimo di quattro anni.

L’imminente calo delle forniture dall’Iran ha fatto schizzare il prezzo del greggio, con l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e i membri non-OPEC, tra cui la Russia, che hanno una capacità di scorte insufficiente ad aumentare la produzione per compensare la diminuzione delle scorte globali.

L’Iran è il quarto produttore petrolifero al mondo ed il terzo esportatore dell’OPEC. Molti analisti ritengono che prima della fine di quest’anno o all’inizio del 2019 il Brent possa raggiungere i 100 dollari al barile.

L’American Petroleum Institute pubblicherà gli ultimi dati sulle scorte alle 23:30 ET. La scorsa settimana le scorte ammontavano a 2,9 milioni di barili.

3. I future a Wall Street puntano ad un’apertura al ribasso

I future dei titoli azionari USA sono in discesa questo martedì, mentre si riduce l’ottimismo per il nuovo accordo commerciale USA-Canada e prevalgono i timori per la crisi di bilancio italiana.

I future S&P 500 scendono dello 0,38% mentre i future Dow vanno giù dello 0,41% ed i future Nasdaq 100 legati al settore tech sono in calo dello 0,56%.

Tra le notizie sugli utili, PepsiCo (NASDAQ:PEP) pubblicherà il report prima della campanella di apertura. Gli analisti prevedono utili per azione di 1,57 dollari mentre le vendite dovrebbero essere salite a 16,4 miliardi di dollari.

Nella notte, l’indice Shanghai Composite ha chiuso con un balzo dell’1,06%, mentre l’indice China A50 è schizzato dell’1,18%. L’indice Hang Seng crolla del 2,38% dopo che la Cina ha riportato dati manifatturieri più deboli del previsto. In Giappone, l’indice TOPIX ha chiuso a +0,33% e l’indice Nikkei 225 è sceso dello 0,07%.

Gli scambi in Europa sono al ribasso, con i principali indici in rosso per via dei timori per il bilancio italiano che pesano sui titoli bancari.

4. Discorso del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell

Il Presidente della Fed Jerome Powell terrà un intervento alle 12:00 ET (16:00 GMT) al 60esimo vertice annuale della Association for Business Economics a Boston.

Il discorso giunge a solo una settimana dalla conferenza stampa di Powell dopo il terzo aumento dei tassi da parte della Fed di quest’anno. Tuttavia, gli investitori vi presteranno particolare attenzione per avere indizi circa un nuovo aumento dei tassi a dicembre.

I trader prevedono una probabilità del 78,5% di un aumento dei tassi entro fine anno, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.

5. Euro al minimo di un mese nell’apprensione per il bilancio italiano

L’euro continua a scendere contro il dollaro, segnando il minimo in oltre un mese, con la coppia EUR/USD in calo dello 0,5% a 1,1519.

La bassa propensione al rischio sui mercati spinge il dollaro, lo yen e il franco svizzero.

La moneta unica scende al minimo di quasi due mesi contro lo yen, con il cambio EUR/JPY giù dello 0,58% a 131,14.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,41% a 95,31, il massimo dall’11 settembre.

Il dollaro si stacca dal massimo di 10 mesi contro la valuta nipponica, con il cambio USD/JPY giù dello 0,19% a 113,69.

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