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Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

Pubblicato 13.04.2018, 11:37
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì
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Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 13 aprile:

1. Dietrofront di Trump sul commercio

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sembra aver cambiato idea sulle politiche commerciali e ha chiesto ai suoi consiglieri economici di studiare la possibilità di aderire nuovamente all’accordo commerciale del Pacifico, segnale di un dietrofront rispetto alla sua precedente posizione conflittuale.

Il Presidente ha chiesto al capo consigliere economico Larry Kudlow ed al Rappresentante per il Commercio USA Robert Lighthizer di prendere in esame un ritorno all’accordo commerciale del Pacifico (TPP) da cui si era tirato fuori nel 2017, secondo quanto riferito da un portavoce della Casa Bianca.

Tuttavia, ieri Trump ha sottolineato che aderire al TPP sarebbe un’opzione solo se gli Stati Uniti riusciranno ad ottenere condizioni “sostanzialmente migliori” rispetto al passato.

Le borse asiatiche hanno accolto bene la notizia del dietrofront, con l’indice nipponico Nikkei che ha chiuso in salita dello 0,6%. Fa eccezione il cinese Shanghai Composite, che ha chiuso a -0,7% sulla scia dei dati deboli sulle esportazioni.

Positive anche le borse europee, sebbene alcuni report deboli sugli utili abbiano limitato i guadagni.

I future USA puntano ad un’apertura mista questo venerdì. Dopo i forti rialzi della seduta precedente, gli investitori attendono gli utili del settore bancario e i dati economici. Alle 5:35 ET (9:35 GMT), i future Dow blue-chip salgono di 28 punti, o dello 0,11%, i future S&P 500 vanno su di 2 punti, o dello 0,08%, mentre i future Nasdaq 100 sono in calo di 9 punti, o dello 0,13%.

2. Le banche danno il via alla stagione degli utili

Le banche daranno il via in modo non ufficiale alla stagione degli utili del primo trimestre questo venerdì, con i principali istituti finanziari che si preparano a svelare gli effetti degli sgravi fiscali e l’aumento dei tassi di interesse sulla riga del bilancio.

In generale, si prevede un aumento del 18,4% degli utili delle compagnie dell’indice S&P 500, che sarebbe il più alto risultato trimestrale in sette anni.

JP Morgan, il primo componente dell’indice Dow Jones a pubblicare il report in questa stagione, lo farà verso le 7:00 ET (11:00 GMT), seguito da Citigroup (NYSE:C) e Wells Fargo (NYSE:WFC) circa un’ora dopo.

Gli analisti prevedono utili per azione pari rispettivamente a 2,28 dollari, 1,61 dollari e 1,06 dollari.

3. Il greggio si avvia a segnare un balzo settimanale del 9%

Il prezzo del greggio sale questo venerdì, grazie all’ennesimo report mensile da cui è emerso un inasprimento del mercato.

L’OPEC e i suoi alleati sembrano essere riusciti a compiere la loro missione di riportare le scorte di greggio globali ai livelli desiderati, secondo quanto si legge nel report mensile dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) pubblicato questa mattina, segnale che le scorte dovrebbero scendere vicino alla media quinquennale (una stima utilizzata dall’OPEC per misurare il successo dei tagli alla produzione) già entro maggio.

“Non sta a noi dichiarare “missione compiuta” per conto dei paesi del patto di Vienna, ma se le nostre previsioni sono esatte, sembra proprio che lo sia”, si legge nel report mensile dell’AIE.

I future del greggio USA salgono dello 0,64% a 67,50 dollari alle 5:36 ET (9:36 GMT), mentre il greggio Brent va su dello 0,64% a 72,48 dollari.

Incoraggiato dalle tensioni geopolitiche per la Siria all’inizio della settimana, il riferimento USA si avvia a segnare un’impennata settimanale dell’8,8%, mentre il Brent schizza dell’8%. Si tratta dell’aumento settimanale maggiore dallo scorso luglio.

Gli investitori attendono i dati sulla produzione di petrolio da scisto USA con il report settimanale di Baker Hughes sul numero di impianti di trivellazione attivi previsto nel corso della giornata.

4. Riflettori sulla fiducia dei consumatori

Il calendario economico di questo venerdì prevede la lettura preliminare sul sentimento dei consumatori di aprile, che sarà rilasciata dall’Università del Michigan alle 10:00 ET (14:00 GMT).

L’indice dovrebbe scendere a 100,6 da 101,4 registrato a marzo, il massimo dal 2004.

Atteso inoltre il report JOLTS del Dipartimento per il Lavoro USA alla stessa ora.

Gli operatori dei mercati seguiranno da vicino gli interventi dei membri della Federal Reserve Eric Rosengren alle 8:00 ET (12:00 GMT), James Bullard alle 9:00 ET (13:00 GMT) e Robert Kaplan alle 13:00 ET, per capire se i policymaker restano ottimisti sull’inflazione e sulla crescita economica.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,09% a 89,41 alle 5:36 ET (9:36 GMT).

5. La Cina registra un deficit commerciale per la prima volta in un anno

Dai dati commerciali pubblicati questo venerdì è emerso che le esportazioni cinesi sono inaspettatamente scese a marzo, facendo registrare alla seconda economia mondiale il primo deficit commerciale in dollari dal febbraio 2017.

In particolare, il deficit commerciale cinese ammonta a 4,98 miliardi di dollari a marzo, rispetto al surplus del mese prima di 33,75 miliardi di dollari. Ciò è stato dovuto all’inatteso calo del 2,7% delle esportazioni su base annua, rispetto alle stime di un rimbalzo del 10,0%. Le importazioni sono invece schizzate del 14,4%, ben al di sopra del 10,0% previsto.

Nonostante il deficit mensile, il surplus commerciale cinese rispetto agli Stati Uniti ha visto un’impennata di quasi il 20% nel primo trimestre: gli analisti indicano che gli esportatori hanno accelerato le spedizioni nel primo trimestre dell’anno per paura dei dazi commerciali.

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