Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei sono al rialzo questo mercoledì, con gli investitori che fanno passare in secondo piano il possibile ritardo di un vaccino per il Covid e le pesanti vendite dei titoli tech USA, in vista del vertice della BCE di domani.
Alle 4:05 ET (08:05 GMT), l’indice DAX in Germania balza dell’1,1%, il francese CAC 40 va su dello 0,9% e l’indice britannico FTSE registra +1,2%.
AstraZeneca (NYSE:AZN) ha annunciato ieri sera di aver sospeso i test su uno dei principali candidati vaccini per il Covid-19 per via di un inspiegabile malessere di uno dei partecipanti alla sperimentazione.
Tuttavia, il titolo di AstraZeneca è sceso di solo lo 0,4% negli scambi europei, con gli investitori a quanto pare soddisfatti dalla spiegazione del colosso farmaceutico secondo cui la sospensione è “una decisione di routine che va presa ogni qualvolta si verifichi un malessere potenzialmente inspiegabile in una delle fasi”.
E questo mentre i casi di coronavirus hanno ricominciato a salire in vari paesi europei, comportando numerose restrizioni sui viaggi, mentre il Regno Unito ha inasprito le norme sugli eventi sociali, limitando i gruppi ad un massimo di sei persone.
I riflettori sono puntati tutti sulla Banca Centrale Europea, che si riunirà domani, con l’aumento delle restrizioni, l’euro più forte ed i segnali di un rallentamento della ripresa economica che alimentano le speculazioni su un possibile maggiore stimolo monetario.
Il selloff dei titoli delle big tech è proseguito ieri, con pesanti perdite a Wall Street nella notte. Il Dow Jones Industrial Average è crollato del 2,3%, o di 632 punti. L’indice S&P 500 segna un tonfo del 2,8%, mentre il Nasdaq Composite cola a picco con -4,1%, entrando in territorio di correzione viste le perdite di circa il 10% negli ultimi tre giorni.
Tra le notizie sulle compagnie, Tullow Oil (LON:TLW) segna un crollo dell’11% dopo aver registrato una perdita di 1,3 miliardi di dollari nel primo semestre ed aver cancellato 1,4 miliardi di dollari per l’abbassamento delle prospettive sul suo prezzo.
Nel frattempo, i prezzi del greggio vedono una ripresa questo mercoledì, recuperando parte del brusco selloff della seduta precedente, quando il riferimento internazionale, il Brent, è sceso sotto i 40 dollari al barile per la prima volta da fine giugno.
Il mercato petrolifero avrà molto da assimilare durante la seduta, con la pubblicazione del report mensile dell’OPEC e del report sulle prospettive energetiche a breve termine della Energy Information Administration.
Saranno inoltre pubblicati i dati settimanali dell’API, con un giorno di ritardo per via della festa di lunedì negli USA, e probabilmente mostreranno un altro calo delle scorte per la settimana terminata il 6 settembre.
I future del greggio USA schizzano del 2,1% a 37,52 dollari al barile, mentre il Brent, il riferimento internazionale, rimbalza dell’1,5% a 40,38 dollari.
Intanto, i future dell’oro segnano un calo dello 0,2% a 1.939,60 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD è pressoché invariata a 1,1778.