Di Mauro Speranza
Investing.com – Da scandalo finanziario nazionale in Germani e definito la “vergogna” del paese, a caso degno di un romanzo giallo con connotazioni internazionali. In queste ore, infatti, si sta cercando di capire dove sia Christian Bauer, ex responsabile Asia di Wirecard, secondo alcune fonti addirittura deceduto in misteriose circostanze.
Il quotidiano tedesco “Handelsblatt” è stato il primo ad aver riportato la notizia della morte di Bauer, avvenuta a Manila nelle Filippine già da alcune settimane, le cui cause sarebbero sconosciute.
Bauer aveva 44 anni e non soffriva di particolari problemi di salute, spiegano i familiari, e un giornale locale avrebbe anche pubblicato un necrologio lo scorso primo agosto.
Le Filippine non confermano
Il Ministro della Giustizia filippina, Menardo Guevarra, ha dichiarato che il suo ufficio sta cercando di ottenere il certificato di morte registrato in un registro civile a Manila a nome di “Christopher Reinhard Bauer”.
“Bauer è parte di un'indagine in corso del Consiglio investigativo nazionale e del dipartimento antiriciclaggio e queste agenzie hanno interesse a sapere se è ancora vivo”, ha spiegato Guevarra citato da diversi media internazionali.
"Non possiamo confermare la sua morte sino a quando non vedremo il certificato di morte", sottolineava il Ministro.
Il ruolo di Bauer in Wirecard
La stampa tedesca descrive Bauer come uomo di fiducia di Jan Marsalek, ex presidente di Wirecard, da giorni latitante dopo lo scandalo dei conti societari privi di 1,9 miliardi di euro, che aveva spinto la borsa di Francoforte a togliere il titolo dai componenti del Dax.
Bauer non era più un dipendente diretto di Wirecard, ma aveva fondato una società filippina chiamata ‘PayEasy Solutions’, diventando partner dei tedeschi. Il Financial Times scrive che proprio grazie a questa partnership, Wirecard aveva ottenuto ingenti profitti in Asia.
Proprio dall’Asia, sottolineava l'Handelsblatt, provenivano i due conti asiatici usati da Wirecard per sostenersi nel periodo che va dal pagamento che garantisce al negozio, che avviene velocemente, al momento in cui le carte di credito trasferiscono le somme all'azienda tedesca, che spesso può durare settimane.
La società filippina rappresentava il 14% delle entrate totali di Wirecard nel 2018, secondo i bilanci al centro dello scandalo e l'azienda di Christopher Bauer rappresentava anche più di un quinto dell'utile operativo della società.