Di Mauro Speranza
Investing.com – Si avvia alla conclusione la vicenda Wirecard e probabilmente nel peggiore dei modi. Il consiglio di amministrazione della fintech tedesca, infatti, ha deciso di presentare domanda per l'apertura delle procedure di insolvenza e indebitamento eccessivo.
Ad annunciarlo è stata la stessa società in una nota, spiegando che il board sta inoltre valutando se presentare domanda anche per le filiali del gruppo.
Lo scandalo Wirecard in breve
La società di revisione Ernst & Young non era riuscita a chiudere per l'ennesima volta il bilancio del 2019 di Wirecard a causa della mancanza di informazioni circa i saldi di cassa di due conti asiatici per 1,9 miliardi di euro.
Quanto la Banca centrale delle Filippine ha smentito l'esistenza di quei conti, i timori di una frode sono diventati più che reali, con i contanti che non erano mai stati depositati.
La vicenda ha portato all'arresto dell'ex Ceo Braun, poi rilasciato dietro pagamento di una cauzione da cinque milioni di euro, con l'accusa di aver truccato i conti della società e manipolato il mercato falsificando i proventi delle transazioni con acquirenti terzi.
In borsa, il titolo Wirecard (DE:WDIG) ha ceduto oltre il 90% dal giorno dello scoppio dello scandalo, con le azioni che sono passate dai 26,82 euro della chiusura del 19 giugno, agli attuali 10,744, quando il titolo è stato sospeso dalla borsa di Francoforte.