Investing.com - Titoli asiatici in calo questo mercoledì, mentre i segnali contrastanti della Banca del Giappone hanno stimolato alcune prese di profitto sui mercati nipponici, mentre i titoli di Hong Kong sono rimbalzati bruscamente grazie a un rally tecnologico guidato da Alibaba Group.
Il calo dei titoli cinesi sembra essere ripreso con gli indici Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite in calo rispettivamente dello 0,7% e dello 0,4%. I due indici avevano recuperato marginalmente dai minimi di cinque e quattro anni di martedì, in seguito alla notizia che il governo cinese stava pianificando un pacchetto di sostegno di 2.000 miliardi di yuan (278 miliardi di dollari) per le azioni locali.
Ma il sentimento verso la Cina è rimasto debole tra le persistenti preoccupazioni per il rallentamento della ripresa economica post-COVID.
Negli altri mercati asiatici si nota un certo nervosismo, con i trader in ansia per l’aumento dei tassi di interesse statunitensi, soprattutto in vista dei dati economici e degli utili del settore tech previsti per la fine della settimana. Tuttavia, una serie di record a Wall Street ha limitato le perdite.
L’australiano ASX 200 è rimasto invariato, seguendo una performance modesta del gigante del petrolio e del gas Woodside Energy Ltd (ASX:WDS) dopo che l’azienda ha registrato un aumento dei ricavi inferiore alle attese nel trimestre di dicembre.
Anche i titoli australiani più ampi hanno registrato alcune prese di profitto, con l’ASX che è rimasto in vista di un massimo storico.
L’indice sudcoreano KOSPI è sceso dello 0,3%, mentre i future per l’indice indiano Nifty 50 indicano un’apertura in sordina, dopo che i titoli indiani sono stati colpiti da pesanti prese di profitto nelle ultime sedute.
I titoli giapponesi scendono tra prese di profitto e segnali contrastanti della BOJ
Gli indici giapponesi Nikkei 225 e TOPIX sono scesi rispettivamente dello 0,7% e dello 0,5%, guidando le perdite in Asia, mentre gli investitori hanno bloccato i profitti derivanti dai due titoli che hanno recentemente toccato i massimi di 34 anni.
Il sentimento verso il Giappone è stato confuso anche dai segnali contrastanti della BOJ. Mentre la banca centrale ha mantenuto la sua posizione ultra-dovish al termine della riunione di due giorni di martedì, il governatore Kazuo Ueda ha segnalato ulteriori progressi verso la fine dei tassi di interesse negativi in Giappone.
Ueda ha dichiarato che la BOJ continuerà a mantenere una politica allentata anche dopo aver tolto i tassi dai minimi storici. Tuttavia, qualsiasi cambiamento nella posizione della banca centrale segna la fine delle condizioni ultra-allentate di cui i mercati giapponesi hanno goduto per quasi un decennio.
Una BOJ dovish è stata uno dei fattori chiave del recente rally azionario del Giappone, con il Nikkei che ha registrato un guadagno di oltre il 30% nel 2023.
Hong Kong rimbalza grazie al rally tech
L’indice Hang Seng di Hong Kong ha avuto un andamento anomalo, salendo dell’1,3% grazie ai guadagni dei titoli tecnologici più importanti. Alibaba Group (HK:9988) (NYSE:BABA) ha guidato la corsa, guadagnando il 5% dopo la notizia che i co-fondatori Jack Ma e Joe Tsai hanno acquistato un valore collettivo di 200 milioni di dollari di azioni della major dell’e-commerce nel quarto trimestre.
La notizia ha visto le azioni di Alibaba a HK rimbalzare da un minimo di 15 mesi e ha contribuito a ispirare i guadagni dei titoli tecnologici più ampi dell’Hang Seng.
Le aziende concorrenti Baidu Inc (HK:9888) (NASDAQ:BIDU) e Tencent Holdings Ltd (HK:0700), che insieme ad Alibaba costituiscono il trio cinese BAT, sono salite rispettivamente del 4,9% e dell’1,4%.
Tuttavia, l’Hang Seng è stato scambiato vicino ai minimi di 15 mesi, in quanto il sentimento verso la Cina, che è un fattore chiave del mercato di Hong Kong, è rimasto debole.
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