Investing.com – Listini asiatici in salita questo giovedì, sostenuta dalla prospettiva di un aumento degli stimoli in Cina a seguito di ulteriori tagli dei tassi nel Paese, anche se i segnali da falco della Federal Reserve hanno frenato i guadagni.
La Cina taglia ancora i tassi mentre gli indicatori economici deludono
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono saliti rispettivamente dello 0,7% e dello 0,3% dopo che la People’s Bank of China (PBOC) ha tagliato i tassi sui prestiti a medio termine.
La mossa segue un taglio dei tassi sui prestiti a breve termine della banca all’inizio di questa settimana e potenzialmente preannuncia un taglio dei tassi di interesse di riferimento per i prestiti della PBOC la prossima settimana, una mossa che sbloccherebbe più liquidità nell’economia cinese mentre il governo cerca di ravvivare una ripresa economica in rallentamento.
I tagli dei tassi hanno ampiamente compensato una serie di indicatori economici cinesi deboli giovedì, in quanto i dati hanno mostrato che la produzione industriale, le vendite al dettaglio e gli investimenti fixed asset sono cresciuti a maggio a un ritmo più lento del previsto.
Nonostante un forte inizio d’anno, l’economia cinese ha perso slancio negli ultimi mesi a causa della debolezza del settore manifatturiero e della riluttanza dei capitali privati a investire nel Paese.
Tuttavia, il taglio dei tassi indica un aumento delle condizioni di liquidità nella maggiore economia asiatica, che potrebbe fornire un certo sostegno ai mercati nel breve termine.
Altri mercati asiatici sono saliti seguendo questa idea, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in rialzo dello 0,7% grazie alla sua esposizione alla Cina. Anche l’indice australiano ASX 200 ha guadagnato lo 0,3% grazie ai dati che hanno mostrato che il mercato del lavoro è rimasto solido.
L’indice giapponese Nikkei 225 è salito dello 0,7%, mentre il TOPIX ha guadagnato lo 0,5%, con entrambe le borse che hanno toccato nuovi massimi di 33 anni grazie ai dati su esportazioni e ordinativi di macchinari più forti del previsto che hanno segnalato una certa resistenza dell’economia.
Le prospettive aggressive della Fed limitano i guadagni e pesano sul sentiment
Gli altri mercati asiatici sono scesi giovedì, con il sudcoreano KOSPI in calo dello 0,3%, mentre il Philippine stocks è sceso dello 0,6%.
Il Nifty 50 ha indicato un’apertura debole per le azioni indiane, ma appena al di sotto dei massimi storici.
Ieri la Federal Reserve ha deciso di mantenere i tassi stabili avvertendo che i tassi di interesse potrebbero aumentare almeno altre due volte quest’anno per contrastare l’inflazione elevata.
La prospettiva di un aumento dei tassi d’interesse statunitensi è di cattivo auspicio per i titoli asiatici, poiché limita l’afflusso di capitali nella regione. Il peggioramento delle condizioni economiche, con l’aumento dei tassi di interesse, dovrebbe inoltre intaccare il sentiment verso gli asset orientati al rischio.