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Titoli asiatici salgono su meno timori di rialzo tassi e speranze di stimolo Cina

Pubblicato 04.09.2023, 04:38
© Reuters

Investing.com-- La maggior parte dei titoli asiatici ha registrato un forte rialzo lunedì, grazie ai dati contrastanti sull'occupazione negli Stati Uniti, che hanno rafforzato le aspettative di un mantenimento dei tassi da parte della Federal Reserve, mentre i mercati attendono ulteriori misure di stimolo da parte della Cina.

I titoli regionali hanno seguito la forte spinta di Wall Street venerdì, dopo che i dati misti di buste paga e disoccupazione hanno mostrato un ulteriore raffreddamento del mercato del lavoro, che dà alla Fed meno spazio per continuare ad aumentare i tassi di interesse. Ciò ha alimentato le aspettative che la banca centrale mantenga tassi fermi a settembre e potenzialmente il resto dell'anno.

Sebbene i tassi statunitensi rimarranno probabilmente più alti ancora a lungo, la prospettiva di non dover più aumentare i tassi fa sì che i mercati asiatici, che sono stati colpiti dall'aumento dei tassi nell'ultimo anno, ne traggano un po' di sollievo.

I titoli cinesi guidano i guadagni grazie al sollievo del mercato immobiliare e alle speranze di stimolo

I mercati cinesi sono stati i più performanti in Asia lunedì, con gli indici Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite che sono saliti di oltre l'1% ciascuno.

L'indice Hang Seng di Hong Kong è salito dell'1,8%, sostenuto soprattutto dai titoli immobiliari, grazie al fatto che Country Garden Holdings (HK:2007) ha ottenuto l'approvazione degli obbligazionisti per prorogare alcune scadenze del debito, scongiurando un potenziale default. Il titolo è balzato di quasi il 10% ed è stato il più performante dell'Hang Seng.

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Anche i titoli tecnologici di peso elevato sono stati sostenuti dalla prospettiva di un'assenza di ulteriori rialzi dei tassi statunitensi, mentre i titoli del settore petrolifero e del gas hanno registrato un'impennata grazie ai forti prezzi del greggio.

L'attenzione si concentra ora su eventuali ulteriori misure di Pechino per sostenere la crescita economica, in particolare su misure più favorevoli al mercato immobiliare dopo che la Cina ha aumentato la liquidità in dollari locali e allentato alcune regole sui mutui la scorsa settimana.

Questa settimana i mercati hanno atteso anche il sito dati commerciali, dopo che i dati indice dei responsabili degli acquisti della scorsa settimana hanno mostrato un certo miglioramento della seconda economia mondiale.

L'ottimismo sulla Cina ha alimentato i guadagni di altri mercati asiatici, con il giapponese Nikkei 225 in rialzo dello 0,4%, mentre il più ampio TOPIX ha guadagnato lo 0,6%.

L'indice sudcoreano KOSPI ha guadagnato lo 0,1%, mentre i futures per l'indice indiano Nifty 50 indicano un'apertura leggermente positiva.

I titoli australiani salgono con la pausa della RBA alle porte

L'indice australiano ASX 200 è salito dello 0,4% lunedì, con l'attenzione rivolta alla riunione della Banca Centrale d'Australia di martedì.

Si prevede che la banca centrale manterrà i tassi in pausa, dato che l'inflazione australiana si è notevolmente raffreddata negli ultimi mesi. Si prevede inoltre che la banca non apporterà modifiche sostanziali prima di un'imminente revisione dei suoi vertici, con il vice governatore Michele Bullock destinato ad assumere la carica di governatore dopo la scadenza del mandato di Philip Lowe (NYSE:LOW) alla fine del mese.

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Anche i guadagni di BHP Group Ltd (ASX:BHP), il titolo più importante dell'ASX 200, hanno sostenuto l'indice, dopo che il minatore anglo-australiano ha dichiarato che un tribunale brasiliano ha approvato i suoi piani di riorganizzazione della joint venture Samarco, nell'ambito delle ripercussioni del crollo di una diga del 2015 che ha ucciso 19 persone ed è stato il peggior disastro ambientale del Brasile.

 

Ultimi commenti

speriamo i fondi cinesi sono a meno 30%rispetto a chi ha investito 2anni fa ci vorranno a. i che ritornano a quei valori
Un costo del credito fermo al 5,25% piuttosto che al 5,50% non produce nessuna differenza per gl'investitori, ovvero rimane oneroso al punto di vanificare il ritorno dell'investimento sia equity/bonds. Diverso sarebbe se le BC iniziassero a tagliare il prime rate, situazione ancora lontana all'orizzonte. >Il tono di queste pubblicazioni offende l'intelligenza dei lettori, almeno di quelli che posseggono ancora capacità di lettura dei dati macro.
La produce eccome dovresti contestualizzare meglio
 , certamente c'è un'aggravio, tuttavia non è determinante, almeno non sufficiente a giustificare acquisti per il futuro. In parole povere se al 5,50% è sconveniente al 5,25% non diventa un affare. Questo era il senso dell'intervento.
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